Clara Dragoni ha solo 21 anni quando, il 24 agosto 1944, viene arrestata insieme a suo padre Giovanni, a causa della loro partecipazione alla Resistenza. Nemmeno due mesi dopo, Clara non ha più un nome. 77344 è il numero che deve cucire lei stessa sulla sua casacca, sotto il triangolo rosso che la identifica come prigioniera politica nel campo di concentramento di Ravensbruck, in Germania. Qui Clara si trova a fronteggiare un orrore che non poteva immaginare e deve imparare un nuovo tipo di resistenza: la sopravvivenza. “Perché se noi non andiamo a casa, - le dice una compagna di prigionia russa - nessuno saprà mai cos’hanno fatto”.