“The Greatest con job ever perpetrated on the world” cioè “la più grande truffa mai perpetrata al mondo”.
Così il Presidente Americano Donald Trump ha definito il Cambiamento Climatico nell’ultimo suo discorso tenuto recentemente alle Nazioni Unite battezzando a suo modo, potremmo dire, la Conferenza delle Parti della convenzione sui cambiamenti climatici dell’ONU che apre in questi giorni. L’incontro si terrà ai confini della foresta Amazzonica, nella città di Belém, in Brasile e i lavori andranno avanti fino al 21 novembre.
Saranno rappresentati quasi 200 Paesi e quindi praticamente tutta l’umanità con tutto il suo crogiolo di differenze linguistiche, culturali, religiose, economiche, dimensioni territoriali e di popolazione, presenza geografica e relazioni geopolitiche. Se avete mai partecipato ad una riunione di condominio, potete avere una idea delle difficoltà che i partecipanti incontreranno per raggiungere un qualsivoglia accordo.
Sarà un evento con migliaia di persone, tra cui scienziati, politici, giornalisti, lobbisti di aziende e rappresentanti della “società civile”. Le presenze saranno talmente tante che si sono già sentite le prime polemiche sulla difficoltà ed i costi necessari a trovare un alloggio. Meno presenti invece i capi di Stato che dovrebbero essere circa la metà della precedente edizione tenutasi a Dubai. Evidentemente il Clima è oggi un tema meno “di moda” e comunque, secondo il Presidente USA, tutte queste persone saranno li riunite a discutere di una “bella truffa”. Andrebbe ricordato che nel 2009 Trump firmò una pagina pubblicitaria sul NYT, con altre dozzine di business leader, dove esprimeva supporto alla battaglia contro il cambiamento climatico. Ma questa è un’altra storia.