ANDREA VILLA
Andrea Villa è lo pseudonimo di un giovane artista a cui è stato attribuito questo nome. Il vero Andrea Villa è una persona qualsiasi.
Il nome venne ripreso dal quotidiano “Libero” ed è quindi rimasto “incollato” all’artista, soprannominato anche dai media ”Il Bansky torinese”. Manifesti dunque anonimi, che da 4 anni appaiono a Torino mettendo alla berlina il mondo della politica assieme ai suoi personaggi e ai fenomeni sociali a loro connessi. In ogni singolo lavoro c’è un fotomontaggio, un remix di concetti e immagini che destruttura i significati, mischiando il colto con il trash, in una sorta di “street art” 2.0. Questo “detournement” di elementi estetici, per certi versi simile al “situazionismo” degli anni Sessanta, utilizza il collage e il fotomontaggio di matrice dadaista come linguaggio globale e democratico ma al tempo stesso “alto”, citando in ciascuna opera elementi tratti dalla storia dell’arte.
Ha esposto in diverse mostre in musei e gallerie, come la Fondazione Merz, C.A.M.E.R.A. centro italiano per la Fotografia o Palazzo Saluzzo Paesana. Ha collaborato con vari istituti universitari in Italia e all' estero, come la SUPSI a Lugano o l' Università di Genova. Le sue opere sono in importanti collezioni come la Fondazione Bevilacqua la Masa. E' stato nominato Piemontese dell' Anno e "nuovo caso mediatico" da Artribune. E' stato pubblicato dai maggiori quotidiani nazionali e da quotidiani esteri, come Vice o Huffington Post