Share Anime Salve, il podcast
Share to email
Share to Facebook
Share to X
By FaberDeAndre.Com
The podcast currently has 10 episodes available.
"Smisurata preghiera" è il riassunto dell'intero album. E lo chiude oltre che nella sostanza anche idealmente.
Un appello, un'invocazione a una entità parentale perché si accorga degli Ultimi. Della Minoranza.
E' liberamente tratta dalla "Sagra di Maqroll il gabbiere" di Alvaro Mutis e infatti gran parte dei versi presenti nella canzone sono trasposti dalla summa di Maqroll.
Il gabbiere è una figura esperta in Marina: è quel marinaio addetto alle vele di gabbia, poste sopra la vela maggiore. E' di fatto una sorta di vedetta. Mentre in Mutis è il gabbiere a guardare dall'alto, in De André questo ruolo è svolto dalla Maggioranza.
Una prima parte della canzone parla proprio della Maggioranza, che ama contarsi, gretta e meschina, che "... sta recitando un rosario di ambizioni meschine, di millenarie paure, di inesauribili astuzie ... come una malattia, come una sfortuna ...". Perché la Maggioranza ha sempre ragione e per questo è la sfortuna di chi non ne fa parte.
Per contrasto, quindi, l'altro lato del brano parla dei "servi disobbedienti alle leggi del branco", gli ultimi, le minoranze, le anime salve. Il crescendo finale è una preghiera che è quasi un rimprovero alla divinità perchè sono questi ultimi a meritarsi l'attenzione del Signore come una ricompensa per quanto hanno sofferto in vita. Anche a costo che questa attenzione la debbano ricevere "come una svista, come un'anomalia".
A cura di Walter Pistarini, http://www.viadelcampo.com
Per informazioni sull'album: https://deand.re/to/#T6Ahdz7
Ho visto Nina volare è una canzone dedicata a Nina Manfieri, amica di infanzia di Fabrizio De André allorquando, durante gli anni della seconda guerra mondiale, la famiglia De André andò a rifugiarsi a Revignano d'Asti.
La solitudine del bambino, qui illustrata, fa da contrappunto all'autorità che è rappresentata dal padre che si frappone fra lui e il desiderio di completarsi, di diventare adulti con l'amore di Nina.
Questo desiderio di crescita è come quello di Prinçesa, del pescatore di acciughe, di Khorakhané... è semplicemente il tentativo di rassomigliare a se stessi.
Questo desiderio si risolve in due fasi: nella prima nella determinazione del giovane a fuggire per recuperare da solo il proprio diritto di diventare adulto e, successivamente, si sublima in quella solitudine che lo mette a contatto con l'Assoluto nel contemplare il mistero della creazione ("Quale sarà la mano che illumina le stelle...").
Il gesto "Mastica e sputa" può essere interpretato come il diventare artefice della propria sorte, il prendere il mano la propria vita in una sorta di autoesortazione al vivere secondo i propri schemi.
A cura di Walter Pistarini, http://www.viadelcampo.com
Per informazioni sull'album: https://deand.re/to/#T6Ahdz7
 cúmba, La Colomba, è la canzone più leggera di tutto l'album sebbene anch'essa abbia una sua morale. Non a caso viene dopo Disamistade nell'album in quanto esprime il concetto contrapposto: rispetto alla faida, la disamicizia del brano che la precede qui c'è l'opportunità di un accordo.
Nella periferia dell'Impero, il controllo dell'autorità centrale non arriva e, fra gente semplice, in un modo bucolico, l'incontro è sempre possibile. Anzi, si instaura in un contesto di felicità. Basta seguire la consuetudine di antichi rituali ricchi di grazia e rispetto.
 cúmba, La Colomba, volerà dal casolare del padre a quello dello sposo dando luce a un evidente elemento di allegoria: la figlia che viene chiesta in sposa dal giovane al padre segue una serie di rituali che, di fatto, si traducono in un accordo contrattuale tra le parti.
Musicalmente si tratta di una ballata popolare in cui il pretendente, dopo una serie di negazioni da parte del padre, protettivo, riesce a ottenere la mano della ragazza.
Il finale, cantato in coppia, è in realtà profetico del contesto rurale nel quale si svolge la vicenda. Profetico e triste per la ragazza che finirà ad essere una serva, a strofinare per terra col marito a zonzo.
A cura di Walter Pistarini, http://www.viadelcampo.com
Per informazioni sull'album: https://deand.re/to/#T6Ahdz7
Disamistade in sardo significa "Disamicizia", per estensione "faida".
Questa canzone è l'unica, dell'intero album, in antitesi con le altre. Mentre gli altri brani parlando della solitudine ne sottolineano i benefici, questo parla dell'uomo braccato che, in quanto tale, è costretto a rimanere solo, a vivere in spazi ristretti.
E' dall'invidia delle persone che nasce la disamistade, la faida. La canzone è anche un pretesto per estendere il discorso a ogni forma di contrasto, dalle "guerricciole" alle vere e proprie "guerre". Le cause leggere che muovono i contrasti valgono, infatti, sia per le discussioni di vicinato che per le guerre, in senso universale.
A cura di Walter Pistarini, http://www.viadelcampo.com.
Per informazioni sull'album: https://deand.re/to/#T6Ahdz7
Il protagonista de "Le acciughe fanno il pallone", il pescatore, vive ai margini della società in quanto povero.
La sua solitudine nasce dalla sua obbligata emarginazione.... Il desiderio del pescatore di acciughe è quello di portare all'altare una donna, coronare il suo sogno, per quello che cerca il "pesce d'oro". Solo se riuscirà nell'impresa di catturarlo potrà sposarsi all'altare e realizzare questo suo sogno di rivalsa.
Il suo rivale è un avido pesce grosso, il tonno Alalunga che si ciba di acciughe e di tutti i pesci che si spostano in grandi banchi.
Anche il questo caso, il protagonista chiede solo di assomigliare al proprio desiderio.
La sua pesca in cerca del "pallone" prodotto dai banchi che sorgono a galla, trascorre "amo per amo", ovvero sia anno per anno, nella monotonia del tempo in attesa di ottenere la richezza tanto agognata.
A cura di Walter Pistarini, http://www.viadelcampo.com.
Per informazioni sull'album: https://deand.re/to/#T6Ahdz7
La canzone "Dolcenera" ha tre piani narrativi: un'alluvione, una storia d'amore e il rapporto metaforico tra un tiranno e la sua brama di potere.
L'alluvione del 1970 è stata la più grave avvenuta a Genova nella seconda metà del '900. L'acqua che travolge è dolce e nera. Il ritmo e la forza dell'alluvione si alterna alla storia d'amore tra la moglie di Anselmo e un uomo che viene poco descritto il quale è assalito da "un sogno paranoico" per colpa del quale cancella tutto ciò che sta fra sé e l'oggetto del suo desiderio. L'uomo ne rimuove addirittura l'assenza.
Il terzo piano narrativo è una similitudine con il potere: "questo tipo di sogno paranoico... è molto simile a quello del tiranno che cerca di rimuovere qualsiasi ostacolo si frapponga fra sé e l'esercizio del potere assoluto..."
A cura di Walter Pistarini, www.viadelcampo.com.
Per informazioni sull'album: https://deand.re/to/#T6Ahdz7
"Anime Salve" è il brano che dà il titolo all'album ed è sostanzialmente la sintesi delle intenzioni dell'intero lavoro discografico.
Si rifà all'etimo delle due parole e si traduce alla lettera come "Spiriti Solitari" individuando il tema cardine di tutta l'opera: la solitudine nelle sue varie sfaccettature.
"... La scelta della solitudine permette di non stare nel mucchio, di non essere contaminati da passioni di parte e di vivere senza giudicare gli errori altrui ..."
Qui la solitudine è una scelta di vita, non è forzata e permette di guardare il Mondo con occhi diversi; tutta la canzone è un inno alla solitudine "che salva".
La struttura musicale del brano è, probabilmente, la più vicina allo stile del suo coautore, ovvero Ivano Fossati. Un brano sul quale De André è musicalmente intervenuto meno.
A cura di Walter Pistarini, www.viadelcampo.com.
Per informazioni sull'album: https://deand.re/to/#T6Ahdz7
I Khorakhanè (o Korakhanè) sono rom musulmani originari soprattutto del Kosovo.
Khorakhané è il titolo di un brano di "Anime salve" dedicato proprop al popolo Rom.
Secondo Fabrizio De André gli Zingari "... sono un popolo che potrebbe sicuramente scrivere una pagina importante nella Storia dell'Umanità. Sono su questo Pianeta da migliaia di anni senza nazione, esercito o proprietà, senza scatenare guerre ..."
"Khorakhanè" significa "Portatori del Corano" e rappresenta il gruppo più numeroso di Rom di origine non italiana presente nel bresciano e nel resto d'Italia. Il loro arrivo è avvenuto dalla seconda metà del 1991 fino all'estate del 1993, in concomitanza con l'aggravarsi della situazione bellica nella ex Jugoslavia.
L'ultima strofa, con orchestrazione di archi, è una poesia tradotta in lingua romanì dal rom Giorgio Bezzecchi.
A cura di Walter Pistarini, viadelcampo.com
Informazioni sull'Album "ANIME SALVE": https://deand.re/to/#T6Ahdz7
La canzone "Prinçesa" si basa quasi totalmente sul libro omonimo. La storia narra la vita di Fernanda (Fernandinho) Farias De Albuquerque: nasce nelle campagne brasiliane, crescendo senza il padre in una famiglia in difficoltà economiche. Fugge di case dopo essere stato vittima di abusi sessuali. Acquisisce lo pseudonimo di Prinçesa dopo essersi prostituito nelle grandi città brasiliane.
Dopo una serie di viaggi giunge in Italia e inizia anche qui, a Milano, la vita in strada. Carcerato a Rebibbia. Qui inizia a scrivere della propria vita con l'aiuto di Maurizio Jannelli che diventerà un libro edito dalla casa editrice di Renato Curcio, nella quale verrà assunta con il ruolo di segretaria. Morirà suicida in Brasile, dopo essere stata espulsa dall'Italia.
La canzone narra la sua storia, il suo desiderio di far corrispondere il suo sentire interiore all'aspetto esteriore.
A cura di Walter Pistarini, viadelcampo.com
Informazioni sull'Album "ANIME SALVE": https://deand.re/to/#T6Ahdz7
Anime Salve è l'ultimo album di Fabrizio De André. Scritto a quattro mani con Ivano Fossati, fu pubblicato nel 1996. Questo Podcast è il primo di una serie curata da Walter Pistarini, scrittore e webmaster del sito viadelcampo.com, esperto dell'opera di di Fabrizio De André.
La serie è dedicata all'analisi dei brani contenuti nell'album.
Gli audio dei podcast sono curati dal sito faberdeandre.com
I libri di Walter Pistarini
The podcast currently has 10 episodes available.