È più forte di me: io osservo, osservo tutto. Non lo facciovolontariamente. Credo di assomigliare un po’ al mio gatto in questo. È un riflesso istintivo. Anche se non credo che si noti più di tanto, quando entro in una stanza, in un negozio, in qualsiasi spazio dove ci siano delle persone, io da subito capto moltissime cose. Osservo i gesti, percepisco il tono delle voci e deduco lo stato d’animo delle persone; non mi interessano i loro discorsi, ma il loro umore, le loro relazioni, le loro interazioni… E poi c’è il linguaggio non verbale che racconta moltissimo. Mi basta osservare come una persona semplicemente sta in piedi, ferma sul posto, per immaginare come si sente, che cosa gli è successo di bello o di brutto. Dove sta andando…