"Perché non vai all'estero?" "perché sei tornato?" "qui non c'è lavoro". Queste sono tutte frasi che ragazzi tra i 20 e i 30 anni si sono sentite dire infinite volte. La fuga di cervelli dal nostro paese poggia le sue motivazioni principali su motivazioni economico-politiche, ma c'è anche una componente culturale. Ci viene insegnato, o suggerito, che è meglio andare via piuttosto che restare.

Che cosa intendiamo noi per familgia? Chi devo o può far parte della famiglia? Di certo questa domanda può sembrare banale, ma vi assicuro che la risposta non lo è affatto. Come al solito in questa puntata si complicheranno le cose mostrando come una famiglia naturale sia difficile da poter delineare in maniera antropologica.

Questa puntata rappresenta il terzo capitolo di una trilogia non richiesta e non annunciata. Dopo le puntate sull'etnocentrismo e quella sull'appropriazione culturale eccone una conclusione. Perché parlare di questi argomenti? Perché stiamo tornando alle tribù, anziché andare avanti stiamo tornando indietro. Noi cerchiamo di spiegarvelo attraverso le parole di chi ne sa più di noi, Marco Aime.

L'appropriazione culturale è ingiusta: culture dominanti che rubano elementi di altre culture senza permesso e senza rispetto. Ma è davvero così semplice la questione? Come al solito...no.

Secondo ospite in casa Antropoché: la Skilly, radiofonia e ideatrice del programma "cosa c'è di buono" ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 12:06 fino alle 15:00. Noi abbiamo sfruttato l'occasione per parlare dell'importanza di raccontare tutto quello di cui noi trattiamo e l'evoluzione della comunicazione tramite la radio.

Etnocentrismo: di cosa si tratta? E' la tendenza a giudicare ciò che si considera estraneo e altro dall'alto al basso, convinti che la propria cultura sia superiore a quella di chiunque altro. In questa puntata cerchiamo di descrivere questa tendenza attraverso un connubio incestuoso tra filosofia e antropologia.

L'ignoranza fa ridere, è di grande intrattenimento. Noi ridiamo dei nostri strafalcioni e sbagli con i nostri amici, ed è giusto così. Guardiamo programmi trash e ridiamo dei loro strafalcioni e sbagli ed è giusto così. Anche la politica adesso è fiera di sbagliare, perché vuol dire che è genuina e vicina la pubblico...ma è giusto così?

In questa puntata siamo andati da Wovo, un incredibile negozio specializzato in lingerie e sex toys, per parlare di sessualità! Abbiamo voluto mettere insieme due realtà, quella più accademica e quella sul campo per poter unire le forze e lanciare insieme un messaggio di sessualità positiva.

"Intersezionalità", che cosa significa? E' un termine coniato nel 1989 dall'attivista e giurista statunitense Kimberlé Crenshaw per poter dar voce a quelle persone vittima di una doppia discriminazione. In questa puntata ragioniamo sull'importanza di questa parola e quale problema mette in evidenza.

Il libro non è per forza meglio di un film e su internet non ci sono solo fake news. Noi questo lo sappiamo, ma siamo davvero allenati nel capire dove e come ricercare i nostri interessi? Questa puntata assolutamente astrusa rimanda la palla a voi per ragionare insieme su un problema che (probabilmente) è solo nella mia testa.

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