Nel 1928 Mussolini scioglie lo scoutismo, ma il reparto Milano II, guidato da Giulio Cesare Uccellini detto “Kelly”, si oppone formando le Aquile Randagie. Il gruppo, composto da giovani dagli 11 ai 17 anni, prosegue le attività scout in maniera clandestina come atto di Resistenza, usando codici segreti e organizzando incontri nascosti.
Durante la guerra, partecipano all’Organizzazione Scoutistica Cattolica Aiuto Ricercati (OSCAR), aiutando ricercati e disertori a fuggire in Svizzera. Nonostante arresti e vittime, il gruppo sopravvive fino alla Liberazione. Dopo il conflitto, lo scoutismo rinasce grazie alla loro esperienza di fedeltà e coraggio.