Le donne sono state protagoniste fondamentali della Resistenza, garantendo rifugi, cibo, armi e soprattutto comunicazioni vitali tra i partigiani.
Tra loro, ragazze giovanissime come Maria Romana De Gasperi, che sostiene l’attività clandestina del padre Alcide e della Democrazia Cristiana, trasportando messaggi segreti nella Roma occupata dai nazisti e rischiando la cattura. Milena Zambon, originaria di Padova e attiva nel salvataggio di prigionieri, viene arrestata, deportata nel campo di concentramento di Ravensbrück, sopravvivendo grazie alla fede cristiana e all’amicizia con altre detenute. Tina Anselmi, sconvolta dall’impiccagione di partigiani a Bassano del Grappa, entra nella Resistenza come staffetta, percorrendo chilometri in bicicletta per trasmettere ordini e informazioni.
Dopo la Liberazione, il ruolo svolto dalle donne non ha ricevuto il giusto riconoscimento, ma la storia dimostra che senza di loro la Resistenza non sarebbe stata possibile.