Ogni volta le elezioni europee sembrano poter cambiare il volto dell’Unione. Tuttavia il copione resta identico: ci sono le procedure di infrazione per deficit eccessivo che rischiano di ingabbiare i Paesi in vincoli di austerità, ci sono i ricatti dei mercati finanziari in vista di appuntamenti elettorali come in Francia e c’è la volontà della burocrazia europea di invadere spazi di sovranità. In questo contesto quali sono gli spazi di manovra per i singoli Stati? Ne parliamo con Alberto Bagnai, economista e deputato della Lega.