Da nutrice a operaia, da guardiana a bottinatrice, l’ape non si preclude nessun ruolo, e permette alla natura di guidarla verso la sua fase successiva.

Incredibile, vero? Non vorremmo avere quella capacita lasciarci guidare? Ma noi siamoliberi quando facciamo le nostre scelte, oppure cerchiamo di soddisfare aspettative altrui?

L'attività nell’alveare inizia alle prime luci del mattino, migliaia di queste creature iniziano la loro giornata piene di energia. Il loro ronzare allegro riempie l'aria del mattino. L'ape non rimugina tanto, l'ape è semplicemente contenta di essere ape.

E noi? Quanto siamo bravi a percepire la gioia del essere?

L’ape regina non is ferma mai, ogni giorno della sua vita è a disposizione del suo alveare, per deporre uova e garantire la vita del suo sciame. E così il suo sciame lavora senza sosta per garantirle supporto, polline e pappa reale perché lei possa sempre deporre. La saggezza delle api è innata, come l’equilibrio delle leggi di Madre Natura.

E noi? Come ci posizioniamo in questo mosaico, nel puzzle della vita?

Le api bottinatrici sanno sempre dove trovare le fioriture.

Questo avviene grazie alle api che prima di loro sono andate in ricognizione e gli forniscono tutte le informazioni per raggiungere il cibo, fiori anche molto lontani e magari in alto sugli alberi, insomma le coordinate sono specifiche e in 3D.

L’ape bottinatrice si affida al sole e a queste coordinate per raggiungere il cibo, questo è il suo scopo, così facendo realizza se stessa e porta nutrimento al suo alveare.

E noi? Quanto siamo bravi ad accettare i consigli, a seguire le linee guida? Siamo bravi a scegliere? Seguiamo regole imposte o ci smarchiamo?

Quando si ispezionano le arnie bisogna sempre prestare molta attenzione a non far male alle api, ogni telaio deve essere sollevato e poi abbassato lentamente per non fare male a neanche un ape. L’apicoltore sa bene che se un ape soffre tutte le api attorno ad essa si innervosiranno, perché le api sono empatiche. E noi? Nel nostro cammino, inseguiamo i nostri sogni, ci lecchiamo le nostre ferite, ma quanto vediamo gli altri? E se lo facciamo, come ci poniamo? Quante volte riusciamo ad immedesimarci in loro, nelle loro lotte i loro desideri?

L’ape guardiana deve battersi per difendere l’alveare, anche l’ape esploratrice quando esce alla ricerca di una fioritura, deve fare conti con tanti potenziali pericoli, ci vuole un bel coraggio.

Oggi in un mondo meno "pericoloso", si potrebbe pensare che il coraggio non sia fondamentale, ma non è vero. Ogni giorno la vita ci chiama ad affrontare le nostre paure, a mettere alla prova la nostra determinazione, forza e risorse per affrontare le sfide.

L’ape è sempre in movimento, costantemente alla ricerca ci un luogo nuovo dove costruire il prossimo alveare.

I vestiti che indossiamo, il libro che stiamo leggendo, la musica che ci accompagna nelle nostre giornate, tutto nasce da un'idea. Essere creativi significa portare l'ispirazione nella propria vita, e quello è il regalo più grande che possiamo fare alla terra.

Nel bosco c’è una radura è un posto speciale, perché illuminato dalle prime luci del mattino, così le api scaldate dal sole di mettono al lavoro, il loro ronzare allegro riempie il bosco e il loro impollinare restituisce un grande servizio alla natura. E noi Ogni mattina, facciamo un respiro profondo? E mentre sboccia il nuovo giorno, ascoltiamo il nostro respiro? Sentiamo quanta vita respira intorno a noi?

Ogni giorno l'ape lascia l’alveare in cerca di nettare, pascola polline nel raggio di tre chilometri, un insetto cosi piccolo che si avventura in un mondo cosi grande e spesso pieno di insidie.

E noi? Quante volte ci troviamo di fronte ad un bivio, alla scelta se fare o meno qualcosa? Sappiamo essere audaci?

Le api nutrici passano tutto il loro tempo ad accudire le covate, nutrendole con la pappa reale e tenendo perfettamente pulite tutte le cellette per la colatura, sono veramente piene di attenzioni.

E noi come viviamo le nostre giornate, le nostre relazioni, siamo amorevoli? Ci prendiamo cura di noi stessi, dei nostri cari, ma anche delle nostre idee e dei nostri sogni?