"Non esiste amore per chi non sa amarsi. E' questo il problema, io non amo il mio corpo, non amo me stessa. Anzi, mi odio profondamente. Odio questa disfunzione alimentare che non mi permette di perdere peso in fretta, che non mi fa vivere. Sto pensando di farla finita. Anzi, non è più solo un pensiero"

-Nicola conversa, nella mia testa

Ho iniziato questo episodio leggendo questa storia, tratta da un libro che amo alla follia e che ho comprato da poco. In questo episodio vi racconto come ho passato i primi 2 anni di liceo, vi racconto di quanto odiassi l'ora di educazione fisica. Il perché? Semplice! Quando si facevano le squadre per la pallavolo, io ero sempre l'ultima ad essere scelta, ed era umiliante rimanere la aspettando che qualcuno mi scegliesse. Non mi ha mai scelta nessuno, allora dopo anni, ho deciso di scegliermi io.

L'altro giorno mi sono resa conto di quante cose ho sempre dato per scontate, come andare a fare una passeggiata, i pranzi con la nonna o andare ogni giorno all'università. Noi giovani eravamo abituati a fare, in sole 24 ore, tante cose in mille posti diversi, la colazione al bar la mattina presto, le giornate in università, i pomeriggi in palestra e le nottate tutti insieme a parlare del nulla, mentre si beve una birra. Da un giorno all'altro ci siamo ritrovati a fare tutto in una stanza e di fronte un pc. Non sappiamo più relazionarci, viviamo con la paura di respirare e con il timore di fare male a qualcuno, abbiamo perso la voglia di fare qualsiasi cosa, abbiamo perso la motivazione.

L'altro giorno vi ho chiesto di raccontarmi le cose che vi mancano di più; ho raccolto le vostre idee e vi ho detto la mia. Buon ascolto, spero che voi possiate emozionarvi come mi sono emozionata anche io. Un bacione

Mi avevano detto che gli anni del liceo sarebbero stati i più belli della mia vita, che avrei conosciuto tante persone nuove, che avrei avuto tanti amici, quelli che rimangono per sempre e che non ti abbandonano mai. Ecco per me il liceo non è stato cosi, anzi, è stato un incubo. Li è iniziato un loop di abbuffate che non finiva più. Al liceo mi sono innamorata la prima volta, ho conosciuto lui, il rappresentante d'istituito. No, non è successo che alla fine il tenebroso ragazzo del 5 anno si innamora della piccola ragazzina di primo, non è un romanzo. Questa  è la vita vera. Al liceo ho iniziato a paragonarmi alle ragazza più grandi, ai corpi magri e longilinei delle mie compagne di classe, ma purtroppo i paragoni non furono solo questi. In 5 anni la frase "ma tu sei la sorella di..." me l'hanno detta cosi tante volte che ad un certo punto sono crollata, avrei voluto rinnegare quei geni dei miei fratelli, volevo solo non sentirmi la sorella sbagliata. Però al liceo ho conosciuto loro, le mie migliori amiche, ora come sorelle per me, l'unica ragione per la quale avevo voglia di andare a scuola ogni giorno, loro hanno sempre creduto in me, anche se non sapevano i dolori che mi portavo dietro.

Spero che questo episodio possa esservi di aiuto, spero che voi possiate ascoltarmi. 

Vi mando un bacio.

Quante volte abbiamo ripetuto a noi stessi "è inutile che ci provi, tanto fallisci, andrà male". Mi sono fatta scappare cosi tante occasioni nella vita per colpa dell'insicurezza, per colpa di fallire. Delle volte ci ho provato, ho fallito. Ma nel fallimento ho trovato la risposta a tante altre domande e dubbi che mi circondavano. Oggi voglio raccontarvi delle 3 volte in cui ho deciso di provarci, in cui sono uscita dal mio guscio e non ho fallito, anzi, è andata benone.

Spero che voi possiate raccontarmi le vostre volte in cui avete osato. A presto

Ho vissuto per anni la sensazione della zip che non sale. Ore e ore per trovare il vestito perfetto, lo trovi, entri nel camerino e ti accorgi che la zip non sale. Ti ritrovi seduta per terra a piangere e a pensare a quanto tu possa essere sbagliata. 

Oggi vi racconto di come ho vissuto io il periodo delle medie, all'inizio dell'episodio ho avuto tanto piacere a leggere quali sono state le vostre risposte. Fatemi sapere se questo tipo di inizio dell'episodio vi piace e noi ci sentiamo al prossimo.

Sono stata quel tipo di persona che al mare stava sempre all'acqua alta, in spiaggia con l'asciugamano avvolta attorno al corpo. Questo perché ero convinta che l'acqua o il telo, facessero sparire la parte che più odiavo di me: il mio corpo. Come se in questo modo tutto sparisse, anche i miei problemi. 

Dicono che il primo passo da fare per affrontare un problema è proprio ammettere di averne uno. Quindi eccomi qui, con la voce che trema, con il cuore aperto a raccontarvi quando e come ho iniziato ad avere un rapporto sbagliato con il cibo. Quando e come è stato lui a controllare me e non il contrario. Affrontate il problema, lottate contro la voce che "controlla" le vostre emozioni e non lasciate che sia il contrario.

Per qualsiasi cosa, lasciatemi un messaggio in Direct in pagina e grazie per avermi ascoltata. 

Vi mando un bacione, alla prossima.

Università, da un anno che nessuno ne parla, nessuno pensa al nostro percorso e a come ci sentiamo noi studenti universitari. Non entro dal mio ateneo da marzo scorso e mi manca da morire, mi mancano i pomeriggi a studiare con i miei amici, i pianti dopo essere usciti dall'aula dell'esame, mi manca anche il caffè da 0.30 centesimi delle macchinette, si, proprio quel caffè che sa di catrame e che ti farà stare con il mal di stomaco tutto il giorno.

Nessuno ne parla, allora ne parlo io, in questo nuovo episodio, il primo vero episodio di questo podcast lo dedico a te mio caro politecnico. Mi manchi.

Ciao a tutti, sono Erika e gestisco la pagina behungrybefit su Instagram.

Ci sentiamo per il prossimo episodio e vi auguro una splendida giornata.