Le pensioni italiane sono ad un punto di non ritorno? Ne parliamo con il professor Vincenzo Galasso, direttore del dipartimento di scienze sociali e politiche dell'Università Bocconi.
Galasso ci racconta come siamo arrivati alla situazione attuale, con un sistema pensionistico ormai insostenibile: dagli anni '80, quando c'erano 4,2 lavoratori per ogni pensionato, siamo passati ad oggi a 1,5 lavoratori per pensionato. Le prospettive per il futuro sono ancora più fosche, con le previsioni che indicano che nel 2050 ci sarà meno di 1 lavoratore per ogni pensione erogata.
Che ne sarà quindi delle pensioni dei giovani di oggi? E dei futuri pensionati? Galasso spiega che l'innalzamento dell'età pensionabile è inevitabile, come già avvenuto in Francia dove è passata da 62 a 64 anni, provocando proteste ma anche un risparmio miliardario. Anche in Italia, per evitare il collasso, dovranno aumentare i contributi, diminuire gli assegni e ritardare l'uscita dal lavoro.
Dati alla mano, Galasso ci porta dentro lo scenario di crisi del sistema pensionistico italiano, tra errori del passato, problemi demografici e prospettive quanto mai incerte per il futuro. Quello che è certo è che le pensioni, così come le abbiamo conosciute finora, presto saranno solo un ricordo.