Nata a Nizza il 13 luglio 1927, figlia di ebrei parigini, Simone Veil fa appena in tempo a conseguire la maturità prima che lei e la sua famiglia (madre, padre, due sorelle e un fratello) vengano deportati nel marzo del 1944. Il primo campo che conoscerà è quello di Auschwitz. Dopo Auschwitz, Simone verrà trasferita insieme alla Madre ed alle sorelle Milou e Denise nel campo di Bobrek e poi a Bergen-Belsen. In questo ultimo campo di prigionia, la madre Yvonne morirà di tifo. Quando il 14 aprile 1945 gli inglesi liberano quest’ultimo campo, Simone e le due sorelle sono le uniche sopravvissute della famiglia. Una volta tornata in Francia, nel 1947 si sposa con Antoine Veil, dal quale prenderà il cognome e con il quale avrà tre figli.
Dopo gli studi giuridici, Simone Veil diverrà consigliere presso il Ministero della Giustizia dal 1957 al ’59, subito consigliere tecnico per il Primo ministro Pleven nel 1969. Dal ’70 al ’74 è segretario generale del Consiglio superiore della magistratura. Pur non aderendo a partiti politici, il Presidente Giscard d’Estaing la nomina Ministro della Sanità. Carica che ricoprirà fino al 1979. Nel 1979, Simone Veil diviene la prima donna Presidente del Parlamento Europeo. La sua forza e il suo impegno come statista per la Repubblica Francese e, successivamente, per l'Europa sono inesauribili. Diverrà successivamete presidente Fondation pour la Mémoire de la Shoah, membro dell'Accademia di Francia e del Consiglio costituzionale.
La Classe 5*O del Liceo Matilde di Canossa, insieme alla docente di lingua francese Daniele Longo, le ha reso omaggio con un seminario di studi. La redazione ha incontrato la classe chiedendo il perché di questa scelta. In studio Riccardo De Lellis, Gabriele Frattini.