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Canto notturno di un pastore errante per l’Asia è una poesia che segna la nascita della modernità. Davanti ad una realtà verso la quale l’uomo non ha più la chiave che ne spieghi la struttura, l'ordine, smarrito davanti ai grandi interrogativi, pone domande. Non si rifugia in un nichilismo pessimista, ma gioca fino in fondo le sue possibilità. Interroga, chiede.
E a fare queste domande è un pastore, un uomo incolto, primitivo. Così facendo, Leopardi rivela che la riflessione sul significato non è privilegio dei dotti, ma esperienza comune di tutti.
Canto notturno di un pastore errante per l’Asia è una poesia che segna la nascita della modernità. Davanti ad una realtà verso la quale l’uomo non ha più la chiave che ne spieghi la struttura, l'ordine, smarrito davanti ai grandi interrogativi, pone domande. Non si rifugia in un nichilismo pessimista, ma gioca fino in fondo le sue possibilità. Interroga, chiede.
E a fare queste domande è un pastore, un uomo incolto, primitivo. Così facendo, Leopardi rivela che la riflessione sul significato non è privilegio dei dotti, ma esperienza comune di tutti.