7 ottobre un anno dopo: la pace ancora lontana, di Luisa Nitti
“Dopo gli eventi del 7 ottobre, che sono stati di una violenza inaudita, e dopo la risposta militare a Gaza, la società israeliana sta normalizzando la violenza. Questo è un processo molto pericoloso, per il futuro del dialogo”. Lo afferma Ruth Garribba, insegnante, dal 1994 residente in Israele in un kibbutz al confine con il Libano, che dall’inizio della guerra è stato evacuato.
Mentre la società civile israeliana si prepara a ricordare le vittime del 7 ottobre, a dodici mesi dalla strage perpetrata da Hamas, il conflitto militare non si arresta, allargandosi al Libano. Da Tel Aviv, la testimonianza di Manuela Dviri: malgrado la guerra, prosegue il progetto “Saving children” di cui lei fa parte, che trasporta bambini palestinesi malati, che non possono essere curati nei loro territori, in ospedali israeliani. In Svizzera, la Federazione delle comunità israelite si prepara con commozione a celebrare l’anniversario del 7 ottobre, fra memoria delle vittime e timore per il crescente antisemitismo. Ne parla il presidente Ralph Friedländer.
Il sinodo della Chiesa cattolica: le prossime fasi cambieranno il volto della cattolicità? di Chiara Gerosa
Il Sinodo della Chiesa cattolica è entrato nel vivo della sua seconda sessione riunendo a Roma, dal 2 al 27 ottobre, 368 fra vescovi, laici e delegati di altre confessioni. Un Sinodo che durante tre anni ha scandagliato temi e modalità di essere Chiesa. Ma a che punto siamo oggi e che cosa possiamo aspettarci? Cambierà il volto della Chiesa? Sarà un Sinodo che avrà un impatto concreto sulla vita del popolo di Dio o che rimarrà puramente teorico? Lo abbiamo chiesto a Monsignor Piero Coda, segretario della Pontificia commissione teologica internazionale, a Valentina Anzini, giovane ticinese, nominata in seno alla Commissione svizzera per la sinodalità. La collega Corinne Zaugg ha inoltre parlato di sinodalità ed ecumenismo con il cardinale Kurt Koch.