Benvenuti a indizi di futuro. Oggi è Lunedì 17 maggio 2021.
Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di città verdi perfettamente integrate nella natura, e premi ricevuti per le loro ecoinnovazioni.
Oggi è la giornata internazionale della luce.
Il Santo del giorno è Pasquale.
Il 17 maggio del 1866 nasceva in Hunfleur in Francia Erik Satie
In Europa circa i due terzi della popolazione vive nelle aree urbane, e pare che la tendenza mondiale di accentrare verso la città tutti gli abitanti non conosca freno, ma paradossalmente nonostante il desiderio di urbanizzazione, c’è anche forte un desiderio di integrazione dell’urbano con la natura o viceversa.
Desiderio di natura e di città, i più grandi architetti fanno a gara per costruire grattacieli confusi nel verde di alberi e cespugli su di ogni poggiolo, e boschi con integrati edifici.
Si veda a tal riguardo un bell’esempio come il progetto “Bosco verticale” edificato a Milano dello studio Boeri, nel quale in due grattacieli si concentra la quantità di alberi, arbusti e piante, equivalenti a 30 000 metri quadri di foresta.
Un altro progetto interessante è quello dell’architetto Renzo Piano per l’accademia di scienze della California, un edificio che si trova all’interno del Golden Gate Park a San Francisco.
Il tetto di 60000 metri quadri è costruito con materiali interamente riciclabili, si integra completamente nel paesaggio e assorbe pressochè tutta l’acqua piovana che vi precipita.
Ma torniamo al tema principale, ovvero gli esempi creativi di ecoinnovazione in grado di ispirare il Vecchio continente, cioè l’Europa. Questa è la carta d’identità delle Capitali Verdi europee, le tredici città che dal 2010 in poi si sono aggiudicate il prestigioso premio istituito dalla Commissione Ue.
L’edizione del 2022 è stata vinta da Grenoble, prima abbiamo visto Laki in Finlandia, Stoccolma, Copenhagen, Oslo, Lisbona, Amburgo e altre, città che si sono distante per aver portato a termine un progetto di integrazione nell’ambiente, sostenibilità urbana, o aver contribuito alla lotta al climate change.
La giuria internazionale ha il compito di esaminare dodici indicatori: qualità dell’aria, inquinamento acustico, gestione dei rifiuti, trattamento delle acque, natura e biodiversità, utilizzo sostenibile del suolo, ecoinnovazione, mobilità urbana sostenibile, energie pulite, governance, mitigazione e adattamento al climate change.
Il premio riguarda le città che hanno superato i 100000 abitanti, ma il successo dell’iniziativa ha fatto si che ora si sia istituito un premio simile, ma per le città che hanno dai 20000 ai 100000 abitanti.
Bene anche oggi abbiamo incontrato un indizio di futuro, le città dei prossimi annio saranno sempre più verdi e perfettamente integrate nella natura.
Salviamo il pianeta.
A domani.