In questo episodio ascoltiamo la storia di Soheil, un ricercatore universitario impegnato nei temi del cambiamento climatico. Di seguito puoi leggere la trascrizione dell’episodio:
“Ah ehm… a dire il vero non ero così interessato al cambiamento climatico in sè… voglio dire, non è che fosse un grande problema per me. Da ragazzo non ti sembra una di quelle cose che ti cambiano la vita
Grazie Daniele per esser venuto qui, allo European Institute of Economy and Environment a Milano. Qui facciamo principalmente ricerche di tipo economico sugli impatti del cambiamento climatico e sostenibilità.
C’era questo
corso, fra quelli che frequentavo, tenuto da una professoressa di Harvard, era
una giovane entusiasta del proprio lavoro, e lei insegnava le teorie
ambientali. Ma uno dei corsi in particolare era su una materia chiamata
Ecologia Industriale che è molto vicina a quello che prima dicevi tu
sull’Economia Circolare. Infatti nell’Ecologia Industriale il focus è sulle
produzioni e le diverse attività industiali nel tentativo di far sì che esista
un filo conduttore cosicché l’outcome di una azienda sia l’input della
successiva azienda. In questo modo si tenta di minimizzare I rifiuti e se tu
unisci questo alle valutazioni geografiche e alla posizione delle stesse
aziende finirai per risparmiare denaro ed energia grazie alla riduzione di dei
costi di trasporto. A dire il vero, ricordo che lascia la classe pensando che dovevo
sapere di più su questo argomento. E la prima cosa interessante che trovai era
una confernza che si sarebbe tenuta all’università di Oxford. Stavano cercando
candidati per presentare le loro pubblicazioni e presentazioni. E dato che io
non avevo nulla decisi, con molta semplicità di scrivere alla diretrice della
confernza e chiederle se potevo partecipare ed imparare di più sull’argomento.
Alle fine sono
stato fortunato e la direttrice, che in seguito finì per diventare la tutor per
il dottorato di ricerca, accettò. Insomma mi pagarono tutte le spese per andare
lì. E infatti imparai moltissimo sull’argomento. Fu davvero una bella
esperienza. Prima di tutto ciò per me il clima non era così rilevante. Per me
gli ambientalisti erano quelle persone un po’ fanatiche che si divertono ad
abbracciare gli alberi.
Insomma non era roba che faceva per me. A
me sembrava che queste persone non si rendevano davvero conto di cosa la vita
vera sia. La vita è fare dei lavori creativi, anche nel senso ingegneristico, guadagnare
soldi e poi ancora inventare cose nuove… tuttavia questa conferenza mi mostrò
che il matrimonio era possibile. Puoi benissimo essere consapevole del tema
ambientale e prendertene cura mentre e allo stesso tempo puoi essere un buon
ingegnere industriale. Fu una gran bella conferenza. Ad essere onesti non è che
capii tanto di quello che dicevano perché il livello della discussione era alto
e la mia conoscenza ai tempi era ancora immatura. Ma la breccia era stata
creata e quest’argomento mi stava attraendo sempre più.
Così andai a
parlare alla direttrice della conferenza, Dottoressa Valery Thomas e lei a dire
il vero mi disse che aveva appena iniziato la sua posizione di insegnante
presso la Georgia Tech University e che le sarebbe piaciuto assumere alcuni
studenti dottorandi. Aveva alcuni fondi di ricerca e delle posizioni aperte,
disse – se vuoi fare Studi Ambientali alla Georgie Tech manda la tua domanda!
Tornai a casa con delle buone idee sugli argomenti da trattare e con una posizione che praticamente ...