
Sign up to save your podcasts
Or
Il 26 settembre prossimo, con le elezioni federali, finirà l’era della cancelliera tedesca Angela Merkel. Per sedici anni alla guida della Germania, Merkel ha lasciato un segno indelebile nella politica europea. Dalla crisi dell’Eurozona, a quella dei migranti, fino alla pandemia, gli analisti sono concordi nell’attribuire alla cancelliera il merito di aver tenuto unita l’Europa in anni di grandi cambiamenti. E sul fronte interno, il suo lavoro contro ogni forma di discriminazione, contro l’antisemitismo, e in sostegno di Israele è stato apprezzato dal mondo ebraico tedesco. Lo ha ricordato nelle scorse ore il presidente del Consiglio centrale ebraico in Germania Josef Schuster, consegnando a Merkel la medaglia Buber-Rosenzweig
Il 26 settembre prossimo, con le elezioni federali, finirà l’era della cancelliera tedesca Angela Merkel. Per sedici anni alla guida della Germania, Merkel ha lasciato un segno indelebile nella politica europea. Dalla crisi dell’Eurozona, a quella dei migranti, fino alla pandemia, gli analisti sono concordi nell’attribuire alla cancelliera il merito di aver tenuto unita l’Europa in anni di grandi cambiamenti. E sul fronte interno, il suo lavoro contro ogni forma di discriminazione, contro l’antisemitismo, e in sostegno di Israele è stato apprezzato dal mondo ebraico tedesco. Lo ha ricordato nelle scorse ore il presidente del Consiglio centrale ebraico in Germania Josef Schuster, consegnando a Merkel la medaglia Buber-Rosenzweig