NON CI RESTA CHE…

In questa puntata i ragazzi e le ragazze continuano a raccontare storie, emozioni, passioni. L’immaginazione opera come un formicaio, il desiderio si espande, diventa possibilità concreta realizzare qualcosa insieme ed è così che si costruisce in modo sempre più puntuale la co-progettazione con loro. E dopo la ciclofficina, la ricerca di storie da portare in giro, aggiustare come le loro biciclette, la  proposta di una rassegna cinematografica annuale e la richiesta di apertura nei week end della  biblioteca, bene comune eletto come il luogo da abitare, ecco la co-progettazione della radio con la sua redazione, le trasmissioni in cui ci sono confronti e scambi su temi di attualità, sulla musica, sugli eventi, sulla storia… una radio pensata come strumento per costruire relazioni, come luogo di tutti e tutte, una radio oltre i confini paesani, una radio come luogo dove fare nuove amicizia , una radio in cui mettere in gioco desideri e linguaggi, in cui fare scelte di accessibilità, una radio per raccontare storie. I ragazzi e le ragazze hanno co-progettato con spontaneità e naturalezza, cosicché la perfezione di cui parla Olimpia smette di essere riflessione indiretta, smette di essere un concetto astratto e quindi irraggiungibile, e diventa quello che va bene per loro che vivono il territorio, semplice da raggiungere, da realizzare. Space Network. Nodi di Comunità in Umbria.

Progetto finanziato dall'impresa sociale Con i Bambini e realizzato da Cipss Cooperativa sociale in collaborazione con Sync

In questa seconda puntata ascoltiamo le voci di Lorenzo, Livia, Flaviano, Mattia, Angelica e poi quelle di Sebastiano, Giulia, Ludovica e Samuel. Ci raccontano le avventure passate e i desideri, l’importanza della bicicletta e dello stare insieme. Chi immagina un posto dove insieme riparare le bici e chi, sempre per stare insieme, vorrebbe proporre una rassegna di film in un luogo che alcuni scoprono ora: la biblioteca comunale. Tra gli adulti, alcuni più che adulti, c’è chi cita Giacomo Leopardi, Vittorio Alfieri e Dante Alighieri, chi ricorda i giochi che da piccolo faceva a Guardea, stessi giochi che fa ancora chi qui ha 15 anni. Chi infine propone campi archeologici. Un viaggio di voci con un bene immateriale che sembra aleggiare su tutto e tutti: la creatività

“Una cosa che lega i giovani della fascia adolescenziale è l’unione” “Si è persa questa cosa dell’uscire, uscivamo e non sapevamo cosa fare” “L’indispensabile c’è” “Io un cielo come lo vedo qui non lo vedo da nessuna parte” Siamo nella biblioteca comunale di Guardea, comune umbro di 1709 residenti dove adulti rappresentanti dell’associazionismo locale prima e ragazzi e ragazze dai 15 ai 24 anni dopo, hanno messo nei microfoni le loro voci con i loro racconti, le loro idee, i loro sogni. Dopo le scuole medie, i ragazzi e le ragazze di Guardea, per andare alle superiori si alzano presto la mattina e raggiungono Orvieto, Amelia, Narni o Terni. Quando tornano devono studiare o seguono le loro attività preferite: il karate, l’allenamento, la musica. Quello che accade è che gli adulti li perdono di vista e oltre 100 abitanti del paese tra i 12 e i 18 anni sembrano sparire. Loro però ci sono e pare vogliano essere ascoltati. Lo fanno attraverso incontri nella biblioteca comunale che alcuni di loro scoprono con l'occasione. Il lavoro di Cipss cooperativa sociale, con la facilitatrice in processi partecipativi, sta rafforzando e valorizzando la comunità educante di Guardea che si avvale di una forte vitalità associativa, di un importante dinamismo, di un’attenzione e partecipazione da parte delle istituzioni pubbliche sul tema educativo.  Una comunità che vuole crescere “con” i giovani, e non solo per loro; una comunità educante che esplora insieme. Una collettività fatta da scuole, enti pubblici, soggetti del terzo settore, volontariato, associazioni (sportive, religiose, culturali), privati cittadini. Una comunità educante che dà i microfoni ai giovani per ascoltarli, per costruire legami, narrazioni plurali, progetti condivisi. Il progetto si chiama Space Network. Nodi di comunità in Umbria, è finanziato dall’impresa sociale con i Bambini e Radio Perepepè ci mette le orecchie.