Lo ius soli, il diritto del suolo, il diritto di ottenere la cittadinanza per il fatto di essere nati in uno spazio, o come si dice in geopolitica, su un dominio. Quali sono le sue radici? Il dibattito sullo ius soli rompe un vaso di pandora poiché si ricollega ad una incredibile vastità di riflessioni e paradossi politici. Cosa hanno a che vedere il nazionalismo e l’imperialismo con la cittadinanza?

Qual è la chiave nella formazione delle egemonie? La corsa al dominio è un fondamento del comportamento fra stati, moderni e premoderni. Anzi, sarebbe il caso di dire che sono i domini a formare le collettività e raramente il contrario. Ma per dominio non intendiamo la supremazia, il dominio come generalmente inteso, bensì uno spazio: il dominio in geopolitica è una categoria spaziale. Mare, terra, aria, spazio… I domini sono i campi dove le collettività vivono e sono i domini a formare le collettività, capirli è fondamentale per capire il comportamento delle collettività, dai piccoli Stati alle grandi egemonie.

Ovunque, in qualsiasi società, esistono forme fra le più variegate di diseguaglianze. La diseguaglianza è una condizione permeante del vivere umano moderno e ciò porta con sé segregazioni etniche, sessuali o sociali più o meno marcate. Esistono società più eguali rispetto ad altre, ma non esiste società in cui non esistano ricchi e poveri, non esiste società che per quanto benestante non abbia dei governatori e dei governati. Per capire il perché di questo dobbiamo andare all’origine della società moderna e ancora più indietro, quando l’uomo passava dalla preistoria alla storia.

“Votare non ha più senso”, “ho votato per la destra e ho votato per la sinistra, ma non cambia mai niente”. Tutti abbiamo detto queste frasi o tutti le hanno sentite almeno una volta nella vita. Le ragioni non sono sempre le stesse e può anche succedere che la disillusione sia dovuta a motivi personali o ad aspettative surreali nei confronti della politica. Fatto sta che però, comunque la si voglia mettere, la democrazia è internazionalmente in difficoltà e i motivi alla base sussistono da sempre, non sono locali né incidentali. Si potrebbe in qualche modo sostenere che la democrazia ha in sé alcune caratteristiche per cui l’importanza del voto va scemando col tempo. 

Non esiste oggi essere umano che non abbia vissuto almeno una delle due condizioni esistenziali più totalizzanti di sempre: guerra e pace. Morte e vita. Libertà e ordine. Il bianco e il nero. Vero è che guerra e pace sono due condizioni estremamente pervasive, per questo dette “esperienze totalizzanti”, e vero è pure che non esiste condizione umana che non sia soggetta all’una o all’altra; ma questo essere agli opposti non significa che non siano due condizioni legate tra loro.