Indizi di futuro

Covid, fumo e stai ad almeno 8 metri da me


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Ciao a tutti. Sono Roberto, oggi è giovedì 22 aprile 2021 e questo é Indizi di futuro il podcast che indaga l’attualità per immaginare come sarà il mondo domani.
In questo episodio parlerò di Covid, di fumo e di una pericolosa distanza entro gli 8 metri.
Qualche giorno fa citai Jacinda Arden il primo ministro neozelandese che aveva dichiarato guerra al fumo, e quindi di una nazione dove si valutava di estirparne nel modo più semplice la diffusione: vietandolo.
Poi leggo che in Spagna, una nazione a noi molto vicina geograficamente e culturalmente, si discute sull’opportunità della proibizione di fumare all’aperto, oltre naturalmente a dove già è proibito, perché la nuvola di aerosol che produce l’espulsione del fumo, viaggia fino a distanze ben più importanti di un normale respiro, e ciò può essere considerato un notevole rischio in epoca Covid.
La “nuvola” prodotta da sigarette o apparecchi elettronici che la simulano, anche all’aperto, ad esempio nelle terrazze dei locali, o sulle panchine dei parchi, potrebbe essere un pericoloso vettore per il virus, poiché l’aerosol espulso durante l’espirazione giunge fino a 8 metri di distanza.
Una lunghezza ben differente rispetto a quella di un normale respiro.
Sempre a indicare la pericolosità del fumo, uno studio pubblicato dall’American thoracic society, afferma la maggior probabilità di contrarre una forma grave di infezioni da parte di un fumatore, ma non ci sono ancora certezze, e si tratta di un ammonimento, in attesa di specifiche prove.
Certo è che per fumare bisogna togliersi a mascherina, o almeno scostarla dalla bocca, in più si sfiorano le labbra con le dita, insomma è innegabile che una maggior esposizione al rischio di contagio da questo punto di vista ci sia.
Ci sono poi coloro che affermano che la nicotina abbia doti protettive.
Una rivista inglese, la Thorax, affermava qualche settimana fa l’uguale probabilità di ammalarsi, ma una tendenziale maggiore probabilità di ammalarsi in modo grave, ovvero in modo sintomatico.
Ad ogni modo non siamo su di un podcast di tipo sanitario, chi ascolta indizi di futuro vuol sapere cosa succederà.
Iniziamo da cosa è accaduto riguardo al fumo nell’ultimo anno.
I dati dell’istituto superiore della sanità hanno segnalato una diminuzione dei fumatori di sigarette tradizionali, ma al contrario i fumatori che usano sigarette elettroniche o tabacco riscaldato sono aumentati, e tante persone hanno iniziato in questo periodo a usare questi attrezzi, i cui effetti sull’uomo sono ancora poco conosciuti.
L’organizzazione mondiale della sanità illustra nell’ultimo ventennio una graduale diminuzione del numero dei fumatori, con una tendenza ben delineata, ma ancora nel mondo sono circa 8 milioni coloro che muoiono a causa del fumo, di cui circa un milione per il fumo indiretto. In Italia in fumatori sono poco meno di 11 milioni e possiamo considerare che sia la prima causa evitabile di morte sul nostro pianeta e quindi anche in Italia.
Bene, la lotta dell’OMS prosegue e pare, visto il calo dei fumatori, anche con successo, e per noi quale indizio di futuro?
Sarà più difficile vedere sigarette fra le labbra delle persone che incontriamo.
A domani.
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Indizi di futuroBy Roberto