Benvenuti a indizi di futuro. Oggi è Domenica 02 maggio 2021,
Io sono Roberto e in questo episodio vi parlerò di Covid, di prevenzione e di Vietnam.
Un podcast è come un domino e ognuno di noi è come una tessera di quel domino, se non condivide il link il gioco finisce, e poi è molto più facile fermare qualche battito di ali di farfalla ora piuttosto che un uragano domani.
Oggi è la giornata mondiale dei bloggers, e come ogni prima domenica di maggio è la giornata mondiale della risata.
Se conoscete un Atanasio, non credo ce ne siano tantissimi questo è il giorno per fargli gli auguri perché è il suo onomastico.
Il Vietnam, anzi la Repubblica socialista del Vietnam, è uno stato comunista con un prodotto interno lordo procapite di 2700 dollari, che anche in un periodo molto difficile come quello appena trascorso, ovvero di piena pandemia, ha prodotto un aumento del pil del 2,9%, classificandosi in vetta fra i paesi asiatici.
Come qualsiasi altro paese ha lottato contro il virus, ma a differenza di molti lo ha fatto con un certo successo, non concentrandosi sulla cura o sui i vaccini come principale arma, ma attraverso la prevenzione.
Questa potrebbe essere la risposta alla domanda: “Come mai un paese che ha quasi 100 milioni di abitanti non ha mai superato i 110 contagi al giorno? Un paese oltretutto che non ha mai attuato restrizioni generali, ma solo lockdown mirati, con ristoranti aperti, scuole in attività, concerti, insomma la normalità.
In presenza di un contagio la reazione è immediata ed energica. Il luogo dove si trova un caso viene isolato, diremmo oggi diviene zona rossa, e nessuno può entrare o uscire fino a che il problema non si è risolto.
Insomma non hanno rincorso i contagi, ma hanno cercato di prevenire la diffusione, impiegando tanta energia nel tracciamento, e nell’isolamento dei casi trovati.
Il risultato, come dicevo in un paese di 97 milioni di abitanti ci sono stati soltanto 35 morti.
Si deve sicuramente considerare il fatto che il paese è giovane, quindi gli abitanti avendo un’età media inferiore sono meno soggetti a essere sintomatici e ad avere conseguenze negative dal virus. Si deve anche considerare il fatto che in un regime le regole vengono rispettate in modo molto più attento, ma soprattutto si deve considerare che la distanza fra gli obiettivi e e la loro realizzazione, ovvero fra i desideri e la loro realizzazione non è magia, ma impegno, sacrificio, duro lavoro.
Non di alcuni, ma di tutti, perché il comportamento della comunità è la somma dei singoli comportamenti delle persone che la compongono, un concetto che in un paese di individualisti come il nostro è di difficile comprensione e di difficilissima attuazione.
Insomma il domani ci vedrà sempre più partecipi alla vita della società.
Ecco anche oggi abbiamo trovato un indizio di futuro.
A domani.