Nel tempo di Pasqua, vogliamo raccontare storie di diverso tipo che hanno però un filo rosso che le lega: sono storie di chi ha investito in futuro, in speranza. Questo ciclo di storie vuol essere un contributo per questo tempo che stiamo vivendo e una coordinata per la ripartenza. Il mondo sembra inceppato e con esso, probabilmente, le vicende professionali, umane, relazionali di molti di noi. Viviamo la crisi pandemica e ne accusiamo la portata epocale, eppure da sempre gli uomini e le donne riescono a reinventarsi, a superarsi, a rimarginare le ferite. Le storie che ascolteremo sono storie di ripartenza, per esempio, dal carcere, dall’emarginazione sociale, dai disturbi alimentari, ma anche storie di cooperazione, di laboriosità”.