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“Sarà come tornare a casa”.
Martin Adler, 97 anni portati con leggerezza e brio, non sta più nella pelle. In prima linea nella Liberazione d’Italia, questo veterano dell’esercito Usa vive giornate indimenticabili. Un emozionante ritorno in varie soste, con al fianco gli affetti più cari e il suo biografo Matteo Incerti, nei luoghi in cui operò come soldato delle forze alleate.
Giovedì mattina Adler sarà protagonista di una visita speciale al Tempio Maggiore di Roma la cui soglia già varcò, con il cuore che batteva forte e una Stella di Davide al collo, nel giugno del ’44. Un momento molto atteso. “Tutto quello che ha a che fare con l’ebraismo per me è essenziale”, racconta a Pagine Ebraiche.
“Sarà come tornare a casa”.
Martin Adler, 97 anni portati con leggerezza e brio, non sta più nella pelle. In prima linea nella Liberazione d’Italia, questo veterano dell’esercito Usa vive giornate indimenticabili. Un emozionante ritorno in varie soste, con al fianco gli affetti più cari e il suo biografo Matteo Incerti, nei luoghi in cui operò come soldato delle forze alleate.
Giovedì mattina Adler sarà protagonista di una visita speciale al Tempio Maggiore di Roma la cui soglia già varcò, con il cuore che batteva forte e una Stella di Davide al collo, nel giugno del ’44. Un momento molto atteso. “Tutto quello che ha a che fare con l’ebraismo per me è essenziale”, racconta a Pagine Ebraiche.