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Si parla del grande tempio che sorgeva sul colle del Quirinale, di cui rimangono solo pochi elementi architettonici e tracce delle fondamenta. Tali resti, tuttavia, consentono di delineare una ricostruzione grafica dell'edificio sacro. Più consistenti e abbondanti sono i resti delle salite monumentali che dalla regione di Via Lata conducevano alla piattaforma del tempio. Nibby ha identificato l'edificio cultuale con un Serapeo, mentre Lanciani lo associava al Sole; Santangeli Valenzani ha recentemente proposto un'identificazione dell'edificio con un tempio di Ercole e Bacco sulla base di una citazione di Cassio Dione. Un recente studio di Maria Grazia Picozzi identifica questo edificio con il tempio di Salus et Serapis menzionato nei cataloghi della sesta regione augustea di Roma.
Intervengono
Paolo Sommella, professore emerito di Topografia di Roma e dell'Italia antica presso Sapienza Università di Roma
Introduce
Si parla del grande tempio che sorgeva sul colle del Quirinale, di cui rimangono solo pochi elementi architettonici e tracce delle fondamenta. Tali resti, tuttavia, consentono di delineare una ricostruzione grafica dell'edificio sacro. Più consistenti e abbondanti sono i resti delle salite monumentali che dalla regione di Via Lata conducevano alla piattaforma del tempio. Nibby ha identificato l'edificio cultuale con un Serapeo, mentre Lanciani lo associava al Sole; Santangeli Valenzani ha recentemente proposto un'identificazione dell'edificio con un tempio di Ercole e Bacco sulla base di una citazione di Cassio Dione. Un recente studio di Maria Grazia Picozzi identifica questo edificio con il tempio di Salus et Serapis menzionato nei cataloghi della sesta regione augustea di Roma.
Intervengono
Paolo Sommella, professore emerito di Topografia di Roma e dell'Italia antica presso Sapienza Università di Roma
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