Sebbene arrivare a una diagnosi di amiloidosi cardiaca da transtiretina sia oggi più semplice che in passato, grazie alla disponibilità di un algoritmo diagnostico non invasivo, molti casi sono ancora gravati da un importante ritardo diagnostico.
Sopra i 65 anni, ad esempio, sono necessari in media tre anni di tempo e 17 visite specialistiche prima di arrivare alla diagnosi, con tutto ciò che questo comporta in termini prognostici. Nel caso dei pazienti più anziani, poi, la gestione clinica richiedere spesso di fare ulteriori valutazioni.
Ne abbiamo parlato con Andrea Ungar, geriatra dell’Università di Firenze e presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria.