Gli inibitori di CDK4/6 hanno rivoluzionato il trattamento del tumore mammario ormono-sensibile in fase metastatica, con una riduzione del rischio di progressione, e più recentemente anche in fase adiuvante con una minor incidenza di recidiva.
Ma questi farmaci hanno un ampio spettro di interazioni con altre terapie che il paziente potrebbe assumere. Occorre quindi valutare queste interazioni con attenzione.
Ce ne parla Michelino De Laurentiis, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica Senologica dell’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione Pascale” di Napoli.