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Il 14 aprile 1935 un'enorme nube di sabbia colpisce una vasta area degli Stati Uniti centrali e meridionali, fino a lambire la città di Chicago. È solo una delle tante tempeste di sabbia che colpiscono questa zona degli USA, dove un tempo si estendevano le grandi praterie divenute, tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del Novecento, una delle aree agricole più produttive al mondo. Ed è proprio lo sfruttamento agricolo eccessivo, unito a qualche annata siccitosa, a trasformare 4000000 di ettari di suolo agricolo in un'enorme tazza di sabbia alla mercé dei venti provenienti dal Golfo del Messico.
Il 14 aprile 1935 un'enorme nube di sabbia colpisce una vasta area degli Stati Uniti centrali e meridionali, fino a lambire la città di Chicago. È solo una delle tante tempeste di sabbia che colpiscono questa zona degli USA, dove un tempo si estendevano le grandi praterie divenute, tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del Novecento, una delle aree agricole più produttive al mondo. Ed è proprio lo sfruttamento agricolo eccessivo, unito a qualche annata siccitosa, a trasformare 4000000 di ettari di suolo agricolo in un'enorme tazza di sabbia alla mercé dei venti provenienti dal Golfo del Messico.