Share STorie Ecologiche di Resistenza e COnflitto
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By Sterco
The podcast currently has 95 episodes available.
Puntata sulla libertà, attraverso la figura, la storia e il pensiero dell' "uomo più libero mai esistito", il Marchese De sade.
Il 14 aprile 1935 un'enorme nube di sabbia colpisce una vasta area degli Stati Uniti centrali e meridionali, fino a lambire la città di Chicago. È solo una delle tante tempeste di sabbia che colpiscono questa zona degli USA, dove un tempo si estendevano le grandi praterie divenute, tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del Novecento, una delle aree agricole più produttive al mondo. Ed è proprio lo sfruttamento agricolo eccessivo, unito a qualche annata siccitosa, a trasformare 4000000 di ettari di suolo agricolo in un'enorme tazza di sabbia alla mercé dei venti provenienti dal Golfo del Messico.
“Coal supports the money - mongering capitalists”, il carbone sostiene gli avidi capitalisti. Queste le parole impresse su un manifesto esposto durante il Plug Plot Riot nel 1842. Siamo in Inghilterra e il regno della regina Vittoria è scosso da profonde tensioni sociali che limitano l'espansione economica inglese. In questa puntata approfondiremo i primi movimenti socialisti inglesi, in particolare quello cartista, e alcuni dei legami alla base della svolta fossile del capitalismo in Gran Bretagna.
Grezieu – La – Varenne è una località francese nei pressi di Lione. Un nuovo quartiere residenziale è sorto da una vecchia lavanderia industriale. I nuovi abitanti riceveranno presto una brutta notizia. Infatti, non appena insediati nelle nuove abitazioni, saranno costretti ad abbandonarle a causa dei valori elevatissimi di tetracloroelitene registrati all'interno delle case. Questo caso di in – giustizia ambientale si trasformerà presto nel primo processo penale per ecocidio, una nuova tipologia di reato pensato in Francia per punire quelle azioni che procurano danni di lunga durata a flora, fauna e più in generale ecosistemi.
Puntata dedicata alle cause ecologiche della crisi del '29. Questo aspetto, che non è mai stato affrontato dagli economisti, è per noi in grado di spiegare la più grande crisi finanziaria e la più grande recessione del '900 (tuttora ufficialmente senza una causa o una spiegazione condivisa). Inoltre individuare l'inscindibile nesso tra economia ed ecologia ci aiuterà forse a rintracciare i germi dell'attuale crisi economica e dell'imminente "grande depressione" globale.
In questa puntata ci rechiamo alle Canarie: arcipelago di isole oggi sotto il controllo della Spagna, meta di vacanza per molti europei, un tempo patria della civiltà dei Guanci (nome col quale si è soliti indicare gli antichi abitanti delle Canarie).
Infatti la colonizzazione delle Canarie fu attuata attraverso lo sterminio dei popoli che le abitavano, con le stesse "metodologie" e gli stessi tragici "risultati" ottenuti poi dalla Spagna e dalle altre potenze europee nella colonizzazione delle Americhe.
Nel 1982 la piazza antistante il museo di arte contemporanea della cittadina tedesca di Kassel è invasa da 7000 lastre in basalto. Ogni lastra, una volta adottata da un sostenitore del progetto, avrebbe contribuito alla piantumazione di un albero di quercia nella periferia della città. Autore dell'opera è Joseph Beuys (1921-1986), artista, pittore, scultore tedesco contemporaneo, molto sensibile alla tematiche ecologiche.
Non nuovo a progetti artistici del genere, l'artista sarà promotore di un'idea di arte come motore di cambiamento sociale e in questa puntata ne ripercorriamo la biografia, legata strettamente anche al territorio italiano.
Breve ritratto biografico e intellettuale dei due massimi teorici della lotta di classe come strumento di progresso ed emancipazione. Alla riscoperta di una parte dei loro scritti che possiamo oggi definire ecologici e di due vite indubbiamente di resistenza e conflitto.
Espinar è una provincia del Perù sul massiccio delle Ande che si snoda a quasi 4000 metri sul livello del mare. Nel 2012 sono scoppiate numerose proteste, represse nel sangue dalle autorità governative, per denunciare l'estrema povertà e le cattive condizioni sanitarie nelle quali sono costretti a vivere gli abitanti del luogo. Da oltre quarant'anni, infatti, è una delle zone del paese maggiormente interessate da miniere e altre attività estrattive. Aperte con la promessa di lavoro e sviluppo per le popolazioni locali, le miniere oggi raccontano ben altra realtà. In particolare la provincia di Espinar risulta essere una delle più povere del paese, l'agricoltura che sosteneva le comunità indigene è stata stravolta, le risorse idriche sono completamente assorbite dai fabbisogni delle attività estrattive, le percentuali di malattie legate all'inquinamento sono altissime.
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