Elettrica...mente?, il podcast di Silvio Chiapusso ed Emanuela Pirola dedicato a chi ne vuole sapere di più sull'e-Mobility e sui suoi effetti sia a livello mondiale che nel quotidiano.
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Stagione II, Puntata n.17
Nella diciasettesima puntata della seconda stagione di Elettrica...mente?:
26 novembre 2024 Rivian ottiene l'approvazione di un prestito condizionale di 6,6 miliardi di dollari per costruire uno stabilimento di veicoli elettrici in Georgia – reuters.com
Rivian ha ricevuto l’approvazione condizionata per un prestito di 6,6 miliardi di dollari dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti per costruire un nuovo stabilimento in Georgia, previsto per il 2028. La startup californiana punta a produrre modelli più economici, come SUV R2 e crossover R3, ma ha rimandato la costruzione del sito per accelerare la produzione presso il suo impianto in Illinois. Nonostante difficoltà produttive e finanziarie, il prestito e una joint venture con Volkswagen offrono nuove prospettive. La società mira a rafforzare la sua presenza negli USA, contribuendo a diffondere 400.000 veicoli elettrici entro il 2030.
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26 novembre 2024 - Trump promette nuovi dazi su Canada, Messico e Cina che minacciano il commercio globale - reuters.com
Donald Trump ha annunciato ingenti dazi sui principali partner commerciali degli Stati Uniti, tra cui Canada, Messico e Cina, con l’obiettivo di combattere droga e immigrazione irregolare e di proteggere l’economia americana. Le tariffe proposte includono il 25% su Canada e Messico e un ulteriore 10% su tutte le importazioni dalla Cina, rischiando di violare accordi come l’USMCA. Le misure potrebbero scatenare guerre commerciali, danneggiare catene di approvvigionamento e alimentare l’inflazione. Cina e Messico hanno criticato le proposte, sottolineando i danni reciproci derivanti da una guerra tariffaria. Gli annunci hanno avuto impatti negativi sui mercati globali e valutari.
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29 novembre 2024 - I dazi di Trump un’altra batosta sull’auto. Ecco le possibili contromosse – ilsole24ore.com
I dazi sulle importazioni di veicoli proposti dall’amministrazione Trump potrebbero ridurre significativamente i margini dei produttori automobilistici globali, con un impatto fino al 17% sull’EBITDA dei marchi più esposti. Stellantis e General Motors risulterebbero particolarmente vulnerabili a causa della produzione in Messico e Canada, mentre BMW e Mercedes-Benz sono più protette grazie agli impianti negli Stati Uniti. Oltre ai dazi, il settore affronta la pressione di regolamenti ambientali più severi e della crescente concorrenza cinese nei veicoli elettrici. Per mitigare l’impatto, i produttori potrebbero localizzare la produzione o adottare strategie fiscali e di pricing mirate.
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26 novembre 2024 - Le promesse tariffarie di Trump scuotono le azioni automobilistiche statunitensi ed europee
Le azioni delle case automobilistiche statunitensi ed europee sono crollate dopo che il presidente eletto Donald Trump ha promesso dazi su Canada, Messico e Cina, minacciando le catene di fornitura. Le tariffe previste includono un 25% su Canada e Messico e un 10% sulla Cina, con potenziali costi elevati per le case automobilistiche. GM, Ford e Stellantis, che importano componenti o veicoli da questi paesi, subirebbero gravi impatti sui margini di profitto. Gli analisti considerano i dazi più una tattica negoziale che una misura pratica, ma il settore teme comunque ripercussioni. Le perdite azionarie hanno colpito anche fornitori e produttori europei come Volkswagen e Magna.
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27 novembre 2024 - Volkswagen vende il primo stabilimento, ma è in Cina - ilsole24ore.com
Volkswagen ha deciso di vendere il suo stabilimento nello Xinjiang, Cina, un’area controversa per accuse di abusi dei diritti umani, a Shanghai Motor Vehicle Inspection Certification per ragioni economiche. Lo stabilimento, inattivo dal 2019 e con attività ridotte, aveva perso rilevanza strategica. La mossa arriva in un contesto di perdita di quote di mercato in Cina, dove Volkswagen affronta crescente concorrenza locale, in particolare da BYD. Per rilanciarsi, l’azienda sta puntando su veicoli elettrici e nuove partnership, come quella con Xpeng e Saic. La decisione riflette pressioni internazionali su standard etici e sfide geopolitiche, mentre Volkswagen investe in innovazione per mantenere la competitività in Cina.
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27 novembre 2024 - Volkswagen uscirà dalla regione cinese dello Xinjiang dopo 12 anni - nytimes.com
Volkswagen ha deciso di cedere le sue attività nello Xinjiang, regione cinese nota per la repressione delle minoranze musulmane, inclusi impianti di assemblaggio e piste di prova. L’azienda ha affrontato critiche per il possibile utilizzo di lavoro forzato e difficoltà economiche dovute al declino delle auto a benzina in Cina, ormai dominata dai veicoli elettrici. Lo stabilimento di Urumqi non produce auto dal 2019 ed è stato trasferito a una società di proprietà statale cinese. Volkswagen continuerà a collaborare con SAIC in Cina per sviluppare nuovi modelli elettrici. La decisione riflette anche la crescente concorrenza cinese nel mercato globale.
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