In questo episodio di Invito a vedere ci addentriamo nella storia straordinaria di Bonotto, manifattura tessile nata ad inizio Novecento e divenuta, a partire dagli anni ’70, un crocevia internazionale tra arte, industria e avanguardia. La Collezione Bonotto, oggi tra le più importanti al mondo per il movimento Fluxus e le pratiche intermediali, custodisce oltre 25.000 documenti, opere e testimonianze dell’avanguardia verbovisiva.
Attraverso la voce di Patrizio Peterlini, archivista e direttore della Fondazione, percorriamo le sale dell’archivio, la biblioteca e i reparti produttivi dell’azienda, scoprendo come i legami d’amicizia tra la famiglia Bonotto e gli artisti abbiano generato un dialogo continuo tra creatività e impresa. Ospite speciale Julien Blaine, artista e poeta visivo noto per il suo lavoro a cavallo tra linguaggio, corpo e scrittura, che ci regala la sua testimonianza diretta dell’approccio autentico di Bonotto. Tra le macchine tessili e le installazioni emerge una visione che continua a nutrire l'immaginario contemporaneo in cui l’arte si intreccia con il lavoro artigiano e l’impresa si fa spazio di creazione: una “fabbrica di pensiero”, come amava definirla Luigi Bonotto.