C'è sempre stata una tendenza italiana (come del resto anche di altri paesi europei) ad affidarsi alla sovranità Statale. Questo si è rilevato ancor di più con l'arrivo del Covid-19, il quale, forse, poteva essere gestito meglio senza l'invadenza dello Stato, essendosi quest'ultimo mostrato come paternalista nei confronti di tutti, con un governo che fin dall'inizio si è posto a tutti gli effetti come Volontà del fare, senza però aver considerato le conseguenze di tale azione, perché- scrive Carlo Lottieri- nel momento in cui sopraggiunge una crisi pandemica, chi fa, anche sbagliando, ha sempre la scusa di averci provato, mentre chi non fa, facendo magari meno danni, non abbattendo ad esempio le libertà fondamentali, non può essere ben considerato dall'opinione generale, per cui da condannare. E lo Stato? Ha voluto pianificare (soprattutto sui vaccini), facendo però più danni che altro, non capendo, ancora una volta, che l'onere della scelta può essere di diritto solo del singolo, non suo.    

ARTICOLO:  Il rischio zero nella vita non esiste (brunoleoni.it)    

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