Inutile riavvolgere il nastro su quanto è successo, purtroppo, nell'omicidio di Giulia Cecchettin. Una tragedia inaccettabile, una barbarie. L'intento di questo breve episodio non è quello di riportare la cronaca che ahimè tutti conosciamo, bensì quello di districarsi e difendersi dall'attacco dei soliti noti, protetti dal mantello del perbenismo, del politicamente corretto e della comoda adesione alla narrazione vincente, quella che più coinvolge emotivamente in un determinato momento.
Nell'ambito dell'omicidio Cecchettin - possiamo ormai dirlo con certezza - si sono aperti due fronti: quello della cronaca nera in sè e quello del cosiddetto femminicidio, riconducibile alla società italiana strutturata sul modello patriarcale.
Andiamo dunque a concentrarci e ad approfondire questo secondo aspetto che sta letteralmente impazzando nel dibattito pubblico italiano.