Il canto in cui si parla dell'ambasceria ad Achille, quello in cui il Pelide fa un discorso incredibilmente pacifista e dichiara senza paura di voler tornare a casa.
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Il libro VIII dell'Iliade ricorda un po' un episodio "filler" di un cartone animato. Muore un sacco di gente, gli dei rimuginano, ma non succede molto altro. Ne approfittiamo per raccontare quel che accade nella piana di Troia con qualche lunga parentesi, su Nestore, sulla folgore di Zeus e sulle fatiche di Eracle. Per chi volesse regalarmi Hippota Nestor, ecco la mia lista desideri Amazon: https://www.amazon.it/hz/wishlist/ls/2ORWHX4QZNYGM?ref_=wl_share
So che non accadrà, ma sperare non costa nulla 😎! (E qualora accadesse, informami via e-mail a [email protected]).

Il duello tra Ettore e Aiace ci permette di parlare un po' anche di Ade. Ho fatto un passo indietro sugli effetti sonori, oggi solo sigla di apertura, li sto ripensando alla luce dei vostri commenti. Come sempre, potete scrivermi a [email protected] per dirmi la vostra sulla puntata, per richieste e suggerimenti.

Il libro sesto dell'Iliade ha cinque protagonisti: Diomede, Glauco, Ettore e Andromaca. Ah, no, ho detto cinque, perché uno c'è, e quasi non si vede, cioè Dioniso, accompagnato dal liquido che gli è consacrato: il vino. Scrivetemi a [email protected] per i vostri commenti sul podcast, anche viste i nuovi inserti audio.

Diomede in questo canto sembra Rambo. Picchia di qua, scanna di là, ferisci due dèi... Il figlio di Tideo si dà da fare, circondato da divinità che non smettono mai di causare guerre e distruzione.

Dopo il duello tra Menelao e Paride gli dei possono scegliere: generare amicizia tra Achei e Troiani o rimettere in moto l'apocalisse della guerra?

Finalmente si combatte! Paride e Menelao sul campo di battaglia.

Il libro secondo dell'Iliade, il celeberrimo "catalogo delle navi".

L'ira di Achille, la pestilenza, la sottrazione di Briseide da parte di Agamennone, l'appello a Zeus di Teti.

Vaticini, profezie e premonizioni prima dell'inizio della guerra, durante e dopo (quasi).