In questo episodio ci avventuriamo in un’indagine profondamente simbolica e filosofica: cosa accade quando il sangue, veicolo archetipico della vita e del desiderio, assume una forma spezzata, curvata, falciforme? Partendo dall’anemia falciforme – una condizione medica ben definita e riconosciuta dalla scienza – esploriamo, con rigore e rispetto, la sua risonanza nel linguaggio astrologico e archetipico.

Attraverso il confronto tra Marte (sangue, impulso, azione) e Saturno (falce, forma, limite), questo episodio costruisce una narrazione in cui la biologia diventa ideogramma, il sintomo diventa simbolo, e la malattia un possibile linguaggio dell’anima.

La cellula curva non è solo disfunzione fisiologica: è forma che parla, immagine archetipica che interroga, simbolo di una volontà che fatica a scorrere, di un desiderio che si piega sotto il peso del tempo. Un Marte imprigionato, un Saturno che taglia ma anche raccoglie.

Con uno sguardo filosofico e mai dogmatico, offriamo una riflessione sul senso della sofferenza, sulla funzione formativa del limite, e sulla possibilità che persino una condizione genetica possa, se letta nel suo linguaggio simbolico, suggerire un cammino di coscienza.

Non si tratta di diagnosi. Non si tratta di medicina.
Ma di ascolto.
Di un linguaggio antico, che attraversa il corpo come il sangue:
e che chiede, silenziosamente, di essere compreso.

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