In questo episodio straordinario, sviluppato come una lectio magistralis rigorosa e poetica, indaghiamo la retrogradazione di Mercurio non come un semplice fenomeno astronomico o un evento tecnico da temere, ma come un atto simbolico e conoscitivo, capace di rivelare il modo in cui la mente pensa, ritorna, e si riscrive.
Dal 18 luglio all’11 agosto 2025, il pianeta Mercurio, visto dalla Terra, darà inizio a un ciclo di retrogradazione apparente nel segno del Leone. Questo movimento — spesso frainteso e banalizzato — viene qui esplorato con profondità scientifica, simbolica e filosofica: come spirale del pensiero, come gesto del linguaggio che si ripiega su se stesso, come interrogazione che riemerge dalle zone d’ombra della coscienza.
Nel corso dell’episodio, attraversiamo:
• le leggi astronomiche che governano la retrogradazione dei pianeti inferiori, con particolare attenzione alla geometria del moto di Mercurio;
• l’archetipo di Mercurio come figura liminale, intermediario tra mondi, psicopompo, dio della soglia e del linguaggio;
• la valenza mitologica, esoterica e psicologica del ritorno: il lapsus, il fraintendimento, il ritardo, come porte aperte sulla memoria e sull’inconscio linguistico;
• le testimonianze storiche del mondo antico: da Babilonia all’Egitto, da Grecia e mondo islamico fino al Rinascimento, dove il moto retrogrado veniva osservato, calcolato e interpretato non come errore, ma come messaggio strutturale del cosmo.
Con esempi concreti — ma immersi in una narrazione senza tecnicismi superflui — si esplorano anche alcune configurazioni individuali del transito, per mostrare come, in certi temi natali, la retrogradazione possa toccare profondamente l’esperienza della voce interiore, della memoria scritta, dell’identità narrativa.
Infine, un’intera sezione è dedicata al segno del Leone, che ospita questo ciclo retrogrado: un luogo regale, teatrale, solare, che mal sopporta il dubbio — e che proprio per questo diventa scenario simbolico ideale per la crisi della voce sovrana. Quando Mercurio retrograda nel Leone, infatti, il pensiero rientra nel cuore per domandarsi chi stava parlando davvero.
Un episodio per chi desidera guardare il cielo senza cercare risposte semplici, per chi sente che ogni ritorno contiene una domanda rimossa, e che la mente, come il cielo, non si muove in linea retta ma in curve sacre.
Ascoltalo se vuoi comprendere come la retrogradazione di un pianeta non sia un difetto del cosmo, ma una grammatica dello spirito.
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