Fra la fine del '75 e la prima parte del 1976, Occorsio si trovò a indagare su una serie di sequestri di persona ad alta visibilità che avvenivano a Roma (Bulgari, Danesi, Ortolani e altri). Erano sequestri a scopo di estorsione, ma con una particolarità: a compierli era un gruppo di criminali, la cosiddetta banda dei marsigliesi, con forti legami nell'estrema destra, nei servizi segreti e nella loggia P2, che per la prima volta arrivò alla ribalta e doveva rivelarsi negli anni successivi uno dei più capillari e potenti gruppi fuorilegge d'Italia. Occorsio interrogò Gelli nella tarda primavera del '76, e stava "unendo i puntini" della sordida e sorprendente comunanza di intenti. Della banda dei marsigliesi intanto fece arrestare tutti i capi. A quel punto la scena della malavita romana fu occupata dalla banda della Magliana, anch'essa legatissima all'estrema destra.