I Cathedral, nati nel 1989 per volontà di Lee Dorrian dopo l’esperienza nei Napalm Death, hanno rappresentato un punto di svolta nella storia del doom metal. Con Forest of Equilibrium (1991) hanno codificato un suono radicale: tempi estremamente dilatati, riff pachidermici, un’estetica che recuperava il lato più oscuro dei Black Sabbath, spingendolo però verso un’estremizzazione senza compromessi. Già dal secondo album, The Ethereal Mirror (1993), la band ha mostrato una capacità di evoluzione rara nel genere. L’elemento monolitico veniva arricchito da groove, aperture psichedeliche e un approccio quasi hard rock anni ’70. Questa oscillazione tra tradizione doom e contaminazioni retro ha definito la cifra stilistica dei Cathedral, distinguendoli dalle altre formazioni coeve. Nel corso della loro carriera hanno saputo alternare fasi più sperimentali a un ritorno all’essenzialità, mantenendo sempre una forte riconoscibilità. Il contributo della band non è stato solo musicale ma anche estetico: artwork visionari, testi sospesi tra l’arcano e il surreale, un immaginario che ha espanso il linguaggio del doom oltre i suoi limiti originari.La chiusura con The Last Spire nel 2013, annunciato come loro ultimo album, ha rappresentato un atto di coerenza: un ritorno all’austerità dei primi passi, quasi a voler chiudere il cerchio. In definitiva, i Cathedral hanno ridefinito il doom metal, portandolo da semplice eredità sabbathiana a un territorio personale, stratificato e influente per le generazioni successive. TRACKLISTING: Hopkins (The Witchfinder General) – Equilibrium – Midnight Mountain – Inertia’s cave – Cyclops revolution – Revolution – Alchemist of sorrow – Halo of fire – Oro the manslayer – The running man – Tower of silence – Cosmic Funeral
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