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Nell’estratto di oggi Bitcoin Train riporta l’ipotesi di funzionamento di difesa e giustizia in una società priva di uno Stato, scritta del celebre economista americano Murray Rothbard. Come ci si comporterebbe in caso di aggressione se non esistessero forze dell’ordine e tribunali pubblici? Per dare un contesto, è riportata inizialmente parte dell’introduzione all’edizione italiana a cura di Nicola Iannello.
Libro: Potere e mercato. Lo Stato e l’economia
Autore: Murray N. Rothbard
Editore: IBLLibri
Anno di pubblicazione: 2017. Prima edizione originale: Power and market. Government and the Economy, 1970.
Introduzione
L'economista americano discute come potrebbe funzionare una società che rinunci al monopolio della coercizione, ovvero come anche i servizi di protezione e difesa possano essere forniti in modo adeguato ed efficiente dal mercato. Convintosi della impossibilità di considerare legittima la coercizione rivendicata come monopolio dallo Stato, egli intende analizzare i modi in cui potrebbe venir istituzionalizzato l'uso della forza in una società destatizzata. Il compito di proteggere i diritti degli individui verrebbe assunto da agenzie private non coercitive e in regime di concorrenza, quindi non monopolistiche.
Il punto di partenza del discorso politico rothbardiano è il concetto di proprietà: di sé e dei beni legittimamente acquisiti. Quella di Rothbard è una teoria della giustizia basata sulla riconduzione di tutti i diritti a quello di proprietà. L'altro pilastro del pensiero dell'economista americano è l'assioma di non aggressione. Fondandosi su questi due concetti, Rothbard costruisce il suo edificio concettuale libertario.
Ne scaturisce un pensiero radicalmente antistatalista che approda a quella sintesi particolare conosciuta come anarcocapitalismo, free-market anarchism o libertarian anarchism. L'originalità della riflessione rothbardiana consiste nel tentativo di risolvere il problema del potere nella logica dello scambio.
 By Federico Rivi
By Federico RiviNell’estratto di oggi Bitcoin Train riporta l’ipotesi di funzionamento di difesa e giustizia in una società priva di uno Stato, scritta del celebre economista americano Murray Rothbard. Come ci si comporterebbe in caso di aggressione se non esistessero forze dell’ordine e tribunali pubblici? Per dare un contesto, è riportata inizialmente parte dell’introduzione all’edizione italiana a cura di Nicola Iannello.
Libro: Potere e mercato. Lo Stato e l’economia
Autore: Murray N. Rothbard
Editore: IBLLibri
Anno di pubblicazione: 2017. Prima edizione originale: Power and market. Government and the Economy, 1970.
Introduzione
L'economista americano discute come potrebbe funzionare una società che rinunci al monopolio della coercizione, ovvero come anche i servizi di protezione e difesa possano essere forniti in modo adeguato ed efficiente dal mercato. Convintosi della impossibilità di considerare legittima la coercizione rivendicata come monopolio dallo Stato, egli intende analizzare i modi in cui potrebbe venir istituzionalizzato l'uso della forza in una società destatizzata. Il compito di proteggere i diritti degli individui verrebbe assunto da agenzie private non coercitive e in regime di concorrenza, quindi non monopolistiche.
Il punto di partenza del discorso politico rothbardiano è il concetto di proprietà: di sé e dei beni legittimamente acquisiti. Quella di Rothbard è una teoria della giustizia basata sulla riconduzione di tutti i diritti a quello di proprietà. L'altro pilastro del pensiero dell'economista americano è l'assioma di non aggressione. Fondandosi su questi due concetti, Rothbard costruisce il suo edificio concettuale libertario.
Ne scaturisce un pensiero radicalmente antistatalista che approda a quella sintesi particolare conosciuta come anarcocapitalismo, free-market anarchism o libertarian anarchism. L'originalità della riflessione rothbardiana consiste nel tentativo di risolvere il problema del potere nella logica dello scambio.