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Gara numero 75 in Serie A tra Torino e Cagliari


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Il match tra Torino e Cagliari, in programma sabato 28 dicembre, riporta sotto i riflettori una delle rivalità più longeve e combattute della Serie A. I due club si affrontano nel massimo campionato per la settantacinquesima volta, un dato che certifica la continuità e la rilevanza storica di questo incrocio, soprattutto per la tradizione dei rossoblù contro i granata.

Nel panorama del calcio italiano non sono molti gli scontri diretti capaci di mantenere un equilibrio così marcato nel corso dei decenni. Torino-Cagliari rappresenta un caso emblematico, in cui vittorie, pareggi e sconfitte si distribuiscono in modo sorprendentemente omogeneo, rendendo ogni nuova sfida aperta a qualsiasi risultato.

L’origine della rivalità e il primo storico confronto

Il primo capitolo di questa lunga storia risale al 27 dicembre 1964, data che segna l’esordio del confronto tra le due squadre in Serie A. In quell’occasione, il Torino impose la propria superiorità con un netto 4-0.

Protagonisti di quella gara furono nomi entrati nella memoria collettiva del calcio italiano. Gigi Meroni, simbolo granata degli anni Sessanta prematuramente scomparso, firmò una doppietta mentre le altre reti portarono le firme di Hitchens e Ferrini. Curiosamente, proprio Gerry Hitchens avrebbe in seguito vestito la maglia del Cagliari, intrecciando ulteriormente le storie dei due club.

Un bilancio che racconta equilibrio assoluto

Analizzando il bilancio complessivo degli scontri diretti in Serie A emerge un dato raro: 27 vittorie del Torino, 23 successi del Cagliari e 24 pareggi. Numeri che fotografano una rivalità priva di un vero dominatore, in cui ogni ciclo storico ha contribuito a mantenere la sfida in costante equilibrio.

Questo andamento ha reso il confronto particolarmente imprevedibile nel corso degli anni. Difficile individuare un’altra sfida così bilanciata tra squadre che si sono affrontate così tante volte nel massimo campionato, un aspetto che accresce l’interesse attorno a ogni nuovo incrocio.

I bomber che hanno segnato la sfida

Se il dato collettivo parla di equilibrio, anche sul piano individuale emergono protagonisti che hanno lasciato un segno profondo. Gigi Riva è il miglior marcatore della storia della sfida, con 9 reti realizzate contro il Torino. Un primato che conferma l’impatto straordinario del leggendario attaccante rossoblù, simbolo indiscusso del Cagliari.

Alle sue spalle figurano due nomi fortemente legati al Torino: l’attuale cagliaritano – purtroppo ai box – Andrea Belotti, autore di 7 gol contro i sardi, e Paolino Pulici, che ha colpito il Cagliari in 6 occasioni. Tre attaccanti appartenenti a epoche diverse, ma accomunati dall’aver inciso in modo decisivo in questo confronto storico.

Un incrocio che attraversa le generazioni

Nel corso dei decenni, Torino-Cagliari ha accompagnato trasformazioni profonde del calcio italiano. Dalle sfide degli anni Sessanta fino alle stagioni più recenti, il match ha sempre mantenuto un valore simbolico importante, spesso rappresentando un banco di prova per ambizioni di classifica e solidità tecnica.

Le partite tra granata e rossoblù hanno alternato gare spettacolari a incontri più tattici, riflettendo le diverse filosofie di gioco delle due squadre nei vari periodi storici. Questa varietà ha contribuito a rendere il confronto sempre attuale, indipendentemente dal contesto di classifica. Tra le partite indimenticabili, come non menzionare il clamoroso 0-5 riportato dal Cagliari in Piemonte nel campionato 1992-93? I sardi, a fine stagione, avrebbero conquistato un piazzamento europeo (finora) per l’ultima volta.

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