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La prima edizione del Gaza International Festival for Women’s Cinema si è appena realizzata e conclusa con successo, trasformando una speranza in realtà concreta.
Fondato e diretto da Ezzaldeen Shalh, regista, studioso e organizzatore culturale originario di Gaza, il festival si è tenuto, a Deir al-Balah, città palestinese nella Striscia di Gaza, dal 26 al 31 ottobre 2025.
Nonostante le molteplici difficoltà logistiche e la precarietà delle infrastrutture, il festival ha celebrato le storie di donne di tutto il mondo, con un forte messaggio di solidarietà e resistenza culturale e si è realizzato anche grazie al supporto di motissime associazioni, tra cui l’European Women Audiovisual Network, presieduto da Graziella Bildesheim, al festival anche membro della giuria documentari insieme alla presidente, la regista palestinese Annemarie Jacir, autrice tra l’altro del film Palestine 36 in corsa per l’Oscar in rappresentanza della Palestina. Con loro il regista e produttore bahreinita Bassim Al Thawadi, il regista kuwaitiano Abdulaziz Al-Sayegh e la montatrice cubana Maricet Sancristobal, coordinatrice del dipartimento di montaggio alla EICTV di Cuba.
L’inaugurazione ha visto un’imprevista messa in scena: il proiettore inizialmente previsto è stato sostituito da un lenzuolo teso tra le tende come schermo provvisorio, simbolo della resilienza dei partecipanti. La partecipazione è stata intensa, coinvolgendo soprattutto le comunità locali, con sedie disposte sulla strada e un tappeto rosso di lenzuola recuperate nelle strutture ospedaliere. Anche nei momenti più critici, con l’intensificarsi dei bombardamenti, il festival ha mantenuto il suo corso, dando un segnale di speranza e di forza culturale.
In segno di solidarietà e vicinanza al popolo palestinese di Gaza: il Festival dei Popoli ha consegnato poi il Premio Sumud a Ezzaldeen Shalh, un gesto simbolico per creare un ponte tra due comunità di cinema e resistenza, in un momento duro per la Palestina. Il premio è nato nell’ambito della Rete internazionale che sostiene il Gaza International Festival for Women’s Cinema, il Global Movement to Palestine e Venice for Palestine.
Le iniziative di raccolta fondi, come la campagna GoFundMe, sono fondamentali per supportare l’equipaggiamento e le attività formative nel contesto complesso di Gaza. La speranza è di coinvolgere sempre più festival e organizzazioni internazionali, creando una rete di supporto duratura e significativa, capace di offrire alle giovani cineaste un futuro ricco di possibilità.
The post Gaza International Festival for Women’s Cinema, intervista a Graziella Bildesheim, giurata e Presidente EWA appeared first on Fred Film Radio.
By FRED Film Radio - Italian ChannelLa prima edizione del Gaza International Festival for Women’s Cinema si è appena realizzata e conclusa con successo, trasformando una speranza in realtà concreta.
Fondato e diretto da Ezzaldeen Shalh, regista, studioso e organizzatore culturale originario di Gaza, il festival si è tenuto, a Deir al-Balah, città palestinese nella Striscia di Gaza, dal 26 al 31 ottobre 2025.
Nonostante le molteplici difficoltà logistiche e la precarietà delle infrastrutture, il festival ha celebrato le storie di donne di tutto il mondo, con un forte messaggio di solidarietà e resistenza culturale e si è realizzato anche grazie al supporto di motissime associazioni, tra cui l’European Women Audiovisual Network, presieduto da Graziella Bildesheim, al festival anche membro della giuria documentari insieme alla presidente, la regista palestinese Annemarie Jacir, autrice tra l’altro del film Palestine 36 in corsa per l’Oscar in rappresentanza della Palestina. Con loro il regista e produttore bahreinita Bassim Al Thawadi, il regista kuwaitiano Abdulaziz Al-Sayegh e la montatrice cubana Maricet Sancristobal, coordinatrice del dipartimento di montaggio alla EICTV di Cuba.
L’inaugurazione ha visto un’imprevista messa in scena: il proiettore inizialmente previsto è stato sostituito da un lenzuolo teso tra le tende come schermo provvisorio, simbolo della resilienza dei partecipanti. La partecipazione è stata intensa, coinvolgendo soprattutto le comunità locali, con sedie disposte sulla strada e un tappeto rosso di lenzuola recuperate nelle strutture ospedaliere. Anche nei momenti più critici, con l’intensificarsi dei bombardamenti, il festival ha mantenuto il suo corso, dando un segnale di speranza e di forza culturale.
In segno di solidarietà e vicinanza al popolo palestinese di Gaza: il Festival dei Popoli ha consegnato poi il Premio Sumud a Ezzaldeen Shalh, un gesto simbolico per creare un ponte tra due comunità di cinema e resistenza, in un momento duro per la Palestina. Il premio è nato nell’ambito della Rete internazionale che sostiene il Gaza International Festival for Women’s Cinema, il Global Movement to Palestine e Venice for Palestine.
Le iniziative di raccolta fondi, come la campagna GoFundMe, sono fondamentali per supportare l’equipaggiamento e le attività formative nel contesto complesso di Gaza. La speranza è di coinvolgere sempre più festival e organizzazioni internazionali, creando una rete di supporto duratura e significativa, capace di offrire alle giovani cineaste un futuro ricco di possibilità.
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