Trent'anni fa si consumò il genocidio in Ruanda perpetrato dal regime Hutu: la stragrande maggioranza delle vittime apparteneva all’etnia Tutsi. Le profonde ferite lasciate da questa tragedia contribuiscono ancora oggi all'instabilità geopolitica della regione, in particolare lungo il confine tra Ruanda e Repubblica Democratica del Congo. Silvana Arbia, cancelliere della Corte penale internazionale ed ex Prosecutor del Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda ci racconta l'origine e le conseguenze di uno dei più sanguinosi crimini del XX secolo.