In collaborazione con le Scuole FAES di MilanoA Ferramonti di Tarsia, in provincia di Cosenza, c'è stato il più grande campo di concentramento fascista: si trovava in una zona depressa, malarica, aveva baracche fatiscenti e una recinzione di filo spinato, eppure lì si celebravano matrimoni, nascevano bambini, c'erano una biblioteca e una scuola. Ci facciamo raccontare questa storia stra/ordinaria degli studenti Camilla Di Cristofaro e Riccardo Valle del liceo FAES di Milano e dalla prof.ssa Elena Rustioni che hanno guidato il pubblico attraverso la mostra "Ferramonti di Tarsia. Storie di bene in mezzo al male".