Giovani Combattenti
Superare lo stereotipo della rivolta di "scugnizzi" per restituire spessore storico a una scelta consapevole, fondamento di un impegno democratico che dura fino a oggi.
Le Quattro Giornate di Napoli furono un fenomeno prevalentemente adulto, con i minorenni rappresentanti solo il 13% degli insorti.
Tuttavia, il coraggio di quei pochi giovani fu straordinario. Tra loro, Gennaro Capuozzo (12 anni), Filippo Illuminato (13), Giacomo Lettieri (15) e Rita Ricci (15) compirono gesti estremi, morendo per la libertà della città.
Le loro storie, come quella di Adolfo Pansini, già incarcerato a 17 anni per antifascismo, testimoniano scelte precise e una precoce consapevolezza politica.
Questi giovani non furono solo un'icona di eroismo, ma l'espressione di una determinazione organizzata e di un rifiuto totale dell'oppressione, i cui valori costituiscono un monito permanente per la difesa della democrazia.
Il ricordo dei "Giovani Combattenti" è stato letto da Marialuisa Stazio della sezione ANPI [Napoli Centro "Antonio Amoretti".
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Un'iniziativa realizzata grazie ai volontari e le volontarie delle sezioni ANPI di Napoli e provincia.
Hanno aderito compagne e compagni delle sezioni:
ANPI Napoli Centro “Antonio Amoretti”
ANPI Napoli Area Flegrea “Salvatore Serio”
ANPI Napoli Vasto “Lenuccia”
ANPI Napoli Collinare “Aedo Violante”
ANPI Napoli Vomero Arenella “Vincenzo Siniscalchi”
ANPI Napoli Est “Aurelio Ferrara”
ANPI Santa Anastasia “Caduti della Flobert”
ANPI Isola d'Ischia "Teresa Mattei"
ANPI Torre del Greco