Se da una parte in questi giorni è chiaro il tenore di una prova continua, è anche bello poter ascoltare il brano di Daniele dove finisce nella fossa dei leoni per la sua fedeltà. Che vuol dire, accostiamolo un po' a questi testi, che la fedeltà al Signore, alla sua parola, al suo comando, alla sua indicazione, quella fedeltà sarà per te un motivo di persecuzione. Era così prima di Cristo e anche dopo Cristo.
Ma la fedeltà di Daniele, pensate come si ribalta la situazione, lui resta salvo, vengono buttati nella fossa dei leoni quelli che l'accusavano. Però non è che fosse cambiata la legge dei persiani. Una cosa che accade sempre nella parola profetica è che per la tua fedeltà il Signore ti proteggerà per questo.
Nella tua fedeltà il Signore ti protegge e normalmente c'è il ribaltone perché chi ti accusa finirà con quella condanna che voleva dare a te. Ma questo affianco ad una rivelazione che però cadranno anche a fil di spada alcuni che rimarranno fedeli. C'è scritto che la persecuzione sarà anche molto violenta e toglieranno la vita da alcuni e possiamo attestare che continua, non è finito, continua ad essere così in alcune parti del mondo.
Però non soltanto a fil di spada, a volte a fil di rete, cioè ci sono molti modi per uccidere la credibilità delle persone e la loro dignità. Ma c'è una fedeltà di Dio che invece ti rimane accanto e è un venire in tuo soccorso che stupisce perché l'avviso di Gesù è ancora un vivere da risorti. E quando vi accadranno queste cose sentitevi risorti, risollevatevi, alzate il capo, la vostra liberazione è vicina. Quale liberazione? Non solo quella dal giudizio degli altri, non solo il timore di quello che gli altri possono dire o fare alla tua vita, soprattutto quella in cui sentirai il cuore in pace dove il Signore viene proprio dentro la tua ferita. E c'è una liberazione che proprio da ogni senso di colpa, da ogni fatica e ferita nel tuo rapporto con gli altri, Lui viene a visitarti. E ne abbiamo bisogno anche per quegli aspetti della nostra vita che a volte facciamo fatica a riconoscere, a chiamare per nome, come quei momenti di dubbio dentro il nostro cuore, di dubbio ma perché il Signore in questa situazione non mi salva, non mi libera, non mi solleva?
A volte riguarda le fatiche nelle nostre relazioni, a volte incertezze riguardo alla fede, alle scelte da fare e per questo è ancora più importante credere nella sua fedeltà non teorica perché la parola che stiamo ascoltando non è una teoria, è un invito a stare in relazione con Lui. Quindi stringersi al Signore è qualcosa di molto concreto, riguarda le tue scelte. Allora chiediamo che anche per la nostra vita ci possa essere questa liberazione e invocare la salvezza, invocare la presenza consolante del Signore, lo possiamo fare con la parola, lo possiamo fare nello spirito, lo facciamo nell'Eucaristia ma facciamolo a partire da quello che veramente è la domanda dentro il nostro cuore, quella che a volte ci turba. perché è proprio dentro il cuore che il Signore agisce. L'incredulità non viene vinta da qualche convincimento umano, viene proprio dalla presenza del Signore e dal suo spirito che ti tocca lì dove hai bisogno, dove senti che è proprio Lui che ti sta rispondendo, non altri. E credo che di questo ciascuno di noi in tanti momenti della vita ha proprio bisogno, quindi che la forza dello spirito anche ci aiuti a riconoscere la voce del Signore e a lasciarci operare nel cuore.