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La creatività e la solidarietà di una scena come carburante esistenziale e creativo.
Il duo Hyperculte è una delle entità sperimentali più profilate e militanti emerse dalla controcultura ginevrina.
Il terzo album di Simone Aubert e Vincent Bertholet si chiama “La Pangée” (2023 Bongo Joe records), come il mitico supercontinente che avrebbe riunito tutti i popoli. È un riferimento ad un’ideale di vita comunitaria.
“La Pangée” è l’album più oscuro pubblicato finora da Hyperculte. Eppure si balla. Forse perché è l’unica cosa che resta da fare, di fronte allo sconforto per la fatica che fa la nostra civiltà a rendere il mondo un posto migliore, più inclusivo, equo e meno inquinato, soprattutto dal giogo individualista del capitalismo.
Con la “La Pangée”, in 34 minuti, Hyperculte ci ricordano la forza della comunità e di ciò che la tiene unita nelle avversità.
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By RSI - Radiotelevisione svizzeraLa creatività e la solidarietà di una scena come carburante esistenziale e creativo.
Il duo Hyperculte è una delle entità sperimentali più profilate e militanti emerse dalla controcultura ginevrina.
Il terzo album di Simone Aubert e Vincent Bertholet si chiama “La Pangée” (2023 Bongo Joe records), come il mitico supercontinente che avrebbe riunito tutti i popoli. È un riferimento ad un’ideale di vita comunitaria.
“La Pangée” è l’album più oscuro pubblicato finora da Hyperculte. Eppure si balla. Forse perché è l’unica cosa che resta da fare, di fronte allo sconforto per la fatica che fa la nostra civiltà a rendere il mondo un posto migliore, più inclusivo, equo e meno inquinato, soprattutto dal giogo individualista del capitalismo.
Con la “La Pangée”, in 34 minuti, Hyperculte ci ricordano la forza della comunità e di ciò che la tiene unita nelle avversità.
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