Il 19 dicembre Cecilia Sala viene prelevata dal suo Hotel di Teheran dalla polizia iraniana e condotta nel carcere di Ervin, tristemente noto per essere la prigione dei dissidenti politici, con imprecisate accuse di condotta contraria alle leggi del paese. Cecilia viene posta in isolamento, detenuta in condizioni limite, sia per la sua salute fisica che mentale. Questo caso ci pone interrogativi molto più ampi, concernenti la libertà individuale e la libertà di informazione, che sono principi alla base di ogni democrazia. Ne parliamo con il giornalista Roberto Filibeck.