Visite specialistiche che si attendono per mesi, esami diagnostici rimandati all’infinito, interventi chirurgici programmati con tempi incompatibili con le urgenze cliniche: le liste d’attesa rappresentano oggi una delle principali criticità della sanità pubblica italiana. Nonostante l’universalismo del sistema sanitario nazionale sia ancora un pilastro di equità e accesso, la realtà quotidiana di milioni di cittadini racconta una frustrazione crescente. Aumentano le rinunce alle cure, esplodono le diseguaglianze territoriali e chi può permetterselo si rifugia nel privato, alimentando un sistema a doppia velocità. Ne parliamo con il Prof. Vittorio Miele, presidente della Società Europea di Radiologia e di Emergenza e Professore Associato nonché Direttore della Scuola di Specializzazione in Radiologia dell’Università di Firenze.