Viviamo in una società che si pone l’obiettivo di pensare, progettare e costruire un ambiente adatto e accogliente per tutti, cercando di eliminare - e non creare - le cosiddette “barriere architettoniche”. Un concetto esteso e articolato, che comprende elementi di varia natura che diventano causa di limitazioni percettive oltre che fisiche, oppure particolari conformazioni di luoghi o di oggetti che possono essere fonte di disagio, di disorientamento o di pericolo. Da questa premessa emerge il principio che le barriere architettoniche sono un ostacolo non solo per particolari categorie di persone in condizioni di disabilità, ma per tutti i potenziali fruitori di un bene, e che pertanto progettare senza barriere architettoniche significa rispondere alle esigenze fisiche reali di un’utenza eterogenea e differenziata.