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Da questa domenica — e per tutto il tempo pasquale — la liturgia della Parola orienta la nostra riflessione verso un’unica realtà: la Chiesa, comunità dei credenti, nata dalla Pasqua di Cristo (cf SC 5). In modo molto concreto, le singole domeniche mettono in rilievo aspetti diversi della vita dei cristiani, come testimonianza del Signore risorto. La primitiva comunità apostolica di Gerusalemme non ha finito di esistere: deve rispecchiarsi nelle nostre comunità, nelle nostre assemblee domenicali. Ciascuna di esse è continuamente ricreata e si costruisce grazie alla presenza del Risorto e in forza dei suoi doni pasquali (lo Spirito, i sacramenti, la pace, la gioia); ciascuna è chiamata ad essere nel mondo segno e annuncio permanente della Pasqua del Signore, del suo invito alla pace e alla riconciliazione.
By Matteo CopelliDa questa domenica — e per tutto il tempo pasquale — la liturgia della Parola orienta la nostra riflessione verso un’unica realtà: la Chiesa, comunità dei credenti, nata dalla Pasqua di Cristo (cf SC 5). In modo molto concreto, le singole domeniche mettono in rilievo aspetti diversi della vita dei cristiani, come testimonianza del Signore risorto. La primitiva comunità apostolica di Gerusalemme non ha finito di esistere: deve rispecchiarsi nelle nostre comunità, nelle nostre assemblee domenicali. Ciascuna di esse è continuamente ricreata e si costruisce grazie alla presenza del Risorto e in forza dei suoi doni pasquali (lo Spirito, i sacramenti, la pace, la gioia); ciascuna è chiamata ad essere nel mondo segno e annuncio permanente della Pasqua del Signore, del suo invito alla pace e alla riconciliazione.